La giornata che può decidere il campionato. Nella letteratura calcistica si tende spesso ad abusare di questa dicitura, ma il 26esimo turno merita di essere cerchiato sul calendario come pochi altri. Juventus-Lazio (ore 20.45), Verona-Milan (domani alle 15) e Inter-Atalanta (lunedì sera) possono, parafrasando un noto show culinario, confermare o ribaltare la classifica, con tutto ciò che conseguirà. Si parte con la sfida di Torino, resa ancor più delicata dall’imminente ritorno della Champions League, che martedì vedrà di scena i bianconeri contro il Porto. Ma Pirlo, alla luce delle continue defezioni (giovedì si è fermato anche Bentancur, positivo al Covid) e, soprattutto, di un’Inter che scappa, non può permettersi di fare calcoli, consapevole che una rimonta in campionato passa necessariamente da una vittoria sulla Lazio.
“Tutte le partite sono decisive per la Juventus – ha glissato il tecnico bianconero -. Adesso abbiamo quella con la Lazio importante per il proseguo del campionato, poi penseremo al Porto. Sono abituato a ragionare gara dopo gara e non a quelle che verranno dopo, dobbiamo concentrare tutte le nostre forze sui biancocelesti. Siamo in corsa su tutti i fronti, finché ci sarà speranza dovremo dare il massimo per cercare di vincere il campionato. Poi se gli altri non sbaglieranno mai faremo loro i complimenti…”. Le prossime due settimane diranno se i bianconeri possono davvero sognare la rimonta oppure no, anche in virtù del recupero contro il Napoli del 17 marzo.
Il discorso però vale pure per la Lazio, a sua volta con una gara in meno (a proposito: il Giudice Sportivo non ha ancora detto la sua sul poco edificante teatrino contro il Toro) e costretta a vincere, altrimenti la zona Champions, attualmente distante 6 punti, rischierebbe di diventare un’utopia. “Mancano ancora tante partite ma questa avrà una grande importanza, è decisiva per la classifica – ha ammesso Inzaghi senza mezzi termini -. Arriva nel momento giusto, noi abbiamo qualche defezione ma anche la Juve le ha… Dovremo fare la gara perfetta, è una sfida molto difficile ma negli anni abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela nel mondo giusto”. Insomma, nessuno può permettersi passi falsi, il che rende il confronto dello Stadium ancor più interessante di quanto non sarebbe già di suo.
All’andata i bianconeri giocarono bene, ma furono raggiunti in pieno recupero dai biancocelesti, per un pareggio che finì dritto dritto nel lungo elenco di rimpianti di Pirlo. Il tecnico avrebbe voluto arrivare a questo match con tutti a disposizione, anche per poter fare un po’ di turnover in vista del Porto: martedì, checché se ne dica, si deciderà gran parte della stagione. Invece non sarà così, anche se rispetto alle ultime partite la lista degli infortunati sarà meno corposa. Per un Bentancur che esce è un De Ligt acciaccato, infatti, ci sono Bonucci e Cuadrado che tornano a disposizione e un Morata sempre più in crescita; per Arthur e Chiellini, invece, l’obiettivo è il Porto. Pirlo, insomma, potrebbe presto avere quasi tutti gli effettivi al completo, ma questa sera dovrà ancora stringere i denti e fare di necessità-virtù.
Il suo 4-4-2 dovrebbe vedere Szczesny in porta, Cuadrado, Demiral, Danilo e Alex Sandro in difesa, Ramsey, McKennie, Rabiot e Chiesa a centrocampo, Kulusevski e Ronaldo in attacco. Il problema di Inzaghi invece si chiama Lazzari, fermatosi sabato scorso a Bologna, che va ad aggiungersi a Radu e al lungodegente Luiz Felipe. La settimana di riposo forzato però potrebbe aver giovato alla sua Lazio, che scenderà in campo con un 3-5-2 che vedrà Reina tra i pali, Marusic, Hoedt e Acerbi nel reparto arretrato, Lulic, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Fares in mediana, Correa e Immobile coppia offensiva.