Diceva Italo Calvino intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento: “Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”. Marco Olmetti, cuoco del ristorante dell’Osteria Pepenero di Portoferraio si è ispirato evidentemente al grande scrittore per una iniziativa tutta da lodare che si spera possa essere imitata anche da altri. Se camminare fa bene al fisico e anche alla mente, perché concilia la riflessione, perché non pensare anche a migliorare l’ambiente? Non si può pensare di mangiare bene senza prendersi cura del territorio che ci circonda. “Possiamo scegliere i prodotti migliori – afferma Marco Olmetti – ma se la natura non viene rispettata, il risultato non potrà mai essere all’altezza delle aspettative”.
Ed ecco allora che Olmetti con grande senso civico ha ideato “Food for Trash: passeggia e pulisci”. L’iniziativa consiste nell’invitare i clienti a raccogliere rifiuti (buste, sacchetti, bottiglie, carta degli snack, lattine, bossoli…) tutto quello che inquina l’ambiente, durante le loro passeggiate. Chi al 31/5 raccoglierà più plastica e metallo durante le proprie camminate sui sentieri elbani, riceverà come premio una cena di coppia con un menu degustazione presso l’Osteria Pepenero.
Per partecipare spiega lo chef Marco Olmetti, che fa parte della rete di Vetrina Toscana, è necessario pubblicare le foto durante la raccolta (magari segnalando anche la zona in modo che altre persone possano contribuire a completare l’opera) e delle foto finali con i sacchi ed il loro peso nel gruppo pubblico di Facebook.
Il patron de L’Hosteria del Pepenero ha avuto subito il sostegno di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti, botteghe e produzioni di qualità che esprimono l’identità del territorio e valorizza la cultura enogastronomica come attrattore turistico, che la consiglierà come buona pratica da estendere a tutta la rete. Un’idea semplice, ma proprio per questo virale, perché alla portata di tutti.
“Sto cercando di dare indietro qualcosa di quello che questa splendida natura mi ha trasmesso in questi mesi – afferma Marco Olmetti – e lo faccio mettendo in palio la mia opera per i più laboriosi. Un cliente consapevole è la normale evoluzione di un cittadino rispettoso di quello che lo circonda”.
L’iniziativa è totalmente in linea con gli obiettivi e le azioni previste dal progetto “Toscana Plastic Free” nato grazie al protocollo d’intesa – siglato a dicembre del 2019 – tra Consiglio regionale e Toscana Promozione Turistica, che punta a una sempre maggiore informazione e consapevolezza sia dei cittadini toscani, sia di chi sceglie la Toscana per le vacanze, sensibilizzandoli verso una cittadinanza attiva e stili di vita eco-consapevoli e plastic free.
La sostenibilità è uno degli elementi su cui si fonda il progetto di Vetrina Toscana che da oltre 20 anni promuove l’utilizzo dei prodotti tipici del territorio. Chi entra a far parte della rete, sia come consumatore che come attore, può sperimentare non solo un’esperienza di gusto, ma capire il valore di quello che c’è nel piatto e anche delle proprie scelte. Capire come nasce un prodotto, la storia che c’è dietro, aumenta il rispetto per il prodotto e per il paesaggio che ne permette la crescita, favorendo anche una maggiore consapevolezza ambientale e di sostenibilità.
Marco Olmetti questo progetto l’ha sposato fino in fondo. “Siamo all’Elba, scrigno di sapori e profumi, di piccoli grandi artigiani, contadini e pescatori” sostiene e con alcuni piccoli artigiani “che con il loro lavoro esaltano ciò che la terra può “ ha iniziato ha avviato un rapporto importante per rispettare il territorio, per salvaguardarlo ma soprattutto per coglierne tutti i benefici. Sono amici, compagni di viaggio con i quali nel rispetto delle stagioni e del respiro della natura porta avanti un progetto gastronomico come un atto di fede. Come Sara Esposito che nella sua azienda agricola casearia “Regali Rurali” alleva, coltiva e trasforma i suoi prodotti secondo processi sostenibili, mescolando tecniche innovative a importantissime tradizioni agricole, ripristinando luoghi abbandonati da più di cinquant’anni nel rispetto del territorio. Come Aldo Trambusti che pratica l’attività agricola e l’allevamento in modo del tutto naturale, senza l’ ausilio di mangimi composti e prodotti chimici, come fertilizzanti o veleni, come Alfio Zini e la sua famiglia che hanno trasformato nel corso degli anni la loro macelleria in un istituzione portoferraiese. Carni e salumi da una famiglia che da generazioni ha fatto della qualità il suo punto di forza, come Mario Tavanti che ha iniziato la pesca da ragazzo per passione e dimostra come una pesca etica e rispettosa del nostro mare sia possibile. O come infine Biagio che lavora il suo orto alla vecchia maniera, con passione e dedizione che lo hanno portato ad autoprodurre i propri sementi che regalano ortaggi dai sapori unici.
“Noi ed i nostri collaboratori – scrive Marco Olmetti nel sito web della sua Hosteria del Pepe Nero – vi aspettiamo per potervi proporre un luogo dove possiate godere del nostro lavoro e passione quotidiana”.
A maggior ragione se poi al fatto di contribuire a migliorare l’ambiente si ha la certezza di poter gustare sapori veri e soprattutto naturali della sua cucina.
Osteria Pepenero
Via dell’Amore, 48
57037 Portoferraio, Italy
+39 0565 916240