Carsten Höller, famoso per le sue installazioni immersive che coinvolgono il pubblico espone opere che comprendono elementi di parchi giochi, giardini zoologici e parchi di divertimento e sono spesso presentate in un ambiente pseudo-scientifico. Höller ha conseguito un dottorato in scienze agrarie e ha lavorato come scienziato per diversi anni prima di diventare artista. Le sue opere riflettono spesso il suo background evocando la pratica scientifica pur non essendo veri e propri esperimenti.
I giganteschi funghi, giostre, odori e specchi di agarico di mosca saluteranno i visitatori, che rappresentano, secondo le parole del critico d’arte Baldo Hauser, il “materiale reale” delle mostre. Queste doppie mostre, Riproduzione presso CC e Behavior presso Kunsten, offriranno al pubblico un’opportunità unica di vedere una vasta selezione di opere di tutta la carriera dell’artista – da alcune delle sue prime opere a nuove installazioni site-specific – e rappresentano un nuova e promettente collaborazione tra le due istituzioni artistiche danesi.
Le mostre, Riproduzione presso CC e Behavior presso Kunsten, si completeranno a vicenda in termini sia di contenuto che di forma, esplorando l’esperienza umana e la risposta al mondo che ci circonda, comprese le mostre d’arte. I lavori in entrambe le istituzioni interrompono e alterano la nostra esperienza e condotta all’interno delle mostre. “Questa è pura” arte insatura “, una forma d’arte che manca di oggetti che contengono arte, ma si basa invece sulle funzioni dell’opera d’arte da completare o eseguire dai visitatori con gli oggetti a loro disposizione.” (Baldo Hauser)
Alla CC Höller affronta il tema della riproduzione. All’inizio del processo di riproduzione sessuale si verifica la mitosi: una divisione di una cellula madre in due cellule figlie identiche. Questo principio di divisione in due unità, e la divisione delle unità divise ancora e ancora, è la base per l’installazione nel grande spazio espositivo di CC, Hall 1, che sarà diviso da un colore personalizzato creato dall’artista e basato sul stesso principio di divisione che si applica in caso di riproduzione. I visitatori di questo colorato ambiente possono strisciare attraverso gli occhi di un dado, montare una delle due giostre che si muovono lentamente o giocare con un gigantesco collage di funghi poliedili. La seconda parte della mostra al CC si basa sulla famigerata serie di Killing Children di Höller dei primi anni ’90, che gioca e contrappone il bisogno umano di avere figli da una parte e, dall’altra, l’esperienza traumatizzante di vedere il mondo attraverso una bambina occhi.
In Behavior, a Kunsten, Höller esplora modi alternativi di percepire ciò che ci circonda e soprattutto i nostri modi di vedere l’arte. La mostra presenta opere che interrompono, trasformano o alterano, nel senso più ampio possibile, le nostre esperienze con l’arte, comprese le opere che coinvolgono luce, suono, odori, specchi e giganteschi funghi di agarico di mosca. Ci sarà anche la possibilità di pernottare nel museo su Revolving Hotel Room, un grande letto rotante, o di indossare occhiali a testa in giù che capovolgono la visione di chi lo indossa, mostrando così il “mondo reale” come raffigurato sul retina.