L’esercizio 2020 di Banca Generali si è chiuso con un utile netto di 274,9 milioni (+1%) migliorando ulteriormente i risultati dello scorso anno e mostrando – spiega l’azienda – una crescita in tutte le principali voci di bilancio, pienamente in linea con gli obiettivi del piano triennale, sia in termini di sviluppo, sia di diversificazione e sostenibilità dei ricavi. L’analisi dei profitti nella componente ricorrente (158,8 milioni, +6,9%) conferma la solidità della crescita grazie all’efficacia delle numerose iniziative per la diversificazione dell’offerta prodotti e dei servizi, oltre alla consueta efficienza gestionale capace di contenere la base costi.
Il risultato netto sconta alcune poste straordinarie di natura non-operativa, legate ad accantonamenti e innalzamento dell’aliquota fiscale, che ne hanno impattato l’aumento complessivo. L’elemento centrale della crescita è rappresentato dall’espansione delle masse (74,5 miliardi, +8%) in virtù di un modello di servizio che – in un contesto senza precedenti per lo scoppio della pandemia da Covid-19 – “ha risposto con efficacia alle accresciute esigenze di consulenza sul patrimonio finanziario e non-finanziario della clientela, tanto più nel segmento private”, sostiene una nota.
Bene anche gli altri indicatori del risparmio gestito: le masse in consulenza evoluta sono salite a 6,0 miliardi (+27%), la raccolta netta a 5,9 miliardi (+14%, con altri 393 milioni a gennaio 2021), la raccolta netta gestita e assicurativa a 201 milioni (+41%). I buoni risultati hanno consentito al Cda di proporre un dividendo da 3,3 euro per azione con pay-out al 70,5% sugli utili cumulati nel periodo 2019-2020, diviso in due tranche: 2,7 euro per azione dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e altri 0,6 euro per azione dal 15 gennaio al 31 marzo 2022.
“Un risultato molto solido – ha commentato l’Ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa – di cui siamo orgogliosi per l’impegno e la determinazione che esprime e di questo desidero ringraziare tutti i nostri banker e colleghi. In un anno così complesso caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica siamo stati in grado di stare ancor più vicini ai clienti e proteggere al meglio i patrimoni come si evince dai picchi di masse, flussi di raccolta e risparmi sotto advisory evoluta. Nonostante gli oneri straordinari ed aliquota fiscale più elevata, ci lasciamo alle spalle il miglior anno nella storia della banca e ci presenteremo agli azionisti in assemblea con una proposta di dividendo importante, confermando un modello di business basato su crescita sostenibile e creazione di valore per i nostri azionisti”.
“Siamo entrati nell’ultimo anno di piano triennale – ha aggiunto Mossa -convinti di rispettare i target prefissati ed in molti casi di superarli, forti della costante crescita nella diversificazione dei ricavi e nella forza della leva operativa, con asset in crescita e costi sotto controllo. A prescindere dalle incognite dalla pandemia, l’attenzione che ci giunge da tanti professionisti interessati a valorizzare le proprie competenze nel private e nel wealth management e la forte domanda di consulenza dalla clientela, ci fanno guardare con ottimismo al 2021”.