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Prenotazione vaccino Covid: dove e come si può fare

Fino a ieri la procedura era stata attivata solo in 5 Regioni (fra cui Lazio e Campania), ma oggi dovrebbero aggiungersene altre tre – Le modalità di vaccinazione cambiano a seconda della Regione – Tempi lunghi in Lombardia

Prenotazione vaccino Covid: dove e come si può fare

Prenotazione vaccino Covid: l’Italia viaggia a più velocità. Fino a ieri, il servizio era stato attivato solo in cinque Regioni: Lazio, Campania, Abruzzo, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Oggi si dovrebbero aggiungere Sicilia, Umbria e Puglia. Mercoledì sarà la volta del Friuli Venezia Giulia, mentre il 15 febbraio si partirà in Emilia-Romagna. Ancora niente da fare per la Lombardia, dove le prenotazioni partiranno fra una decina di giorni, mentre le prime inoculazioni non avverranno prima del 24 febbraio. Ma anche nei territori dove i tempi sono più stretti, la situazione non è affatto omogenea.

La regola di base è che l’ultima parte della fase uno – dopo medici, infermieri, personale e ospiti delle Rsa – prevede la vaccinazione delle persone con più di 80 anni. Ma se il Lazio ha deciso di cominciare con gli anziani ricoverati in ospedale, l’Emilia Romagna (pur non avendo ancora avviato le prenotazioni) sta già vaccinando gli anziani assistititi a domicilio, estendendo l’immunizzazione anche ai loro coniugi. In Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta, invece – dove la platea da vaccinare è decisamente più ridotta – la campagna coinvolge da subito tutti gli over-80, senza ulteriori distinguo.

PRENOTAZIONE VACCINO COVID: ATTENZIONE AI MALINTESI

Attenzione: si parla di “prenotazione vaccino Covid” per comodità, ma in realtà la procedura non ha nulla a che vedere con una normale prenotazione. L’operazione, infatti, non consente di scegliere né di sapere il giorno in cui si riceverà l’inoculazione. A cosa serve, allora? Semplice: a comunicare allo Stato la propria volontà di vaccinarsi, visto che non è previsto alcun obbligo. Sarebbe quindi più corretto parlare di “iscrizione a liste vaccinali”, anche perché – contrariamente a quello che molti credono – non è affatto vero che prima ci si prenota e prima si riceve il vaccino. Le Regioni non seguono l’ordine cronologico delle prenotazioni, ma danno la priorità – fra gli iscritti – ai soggetti più a rischio, cioè i più anziani e le persone che già soffrono di altre malattie.   

IL DECRETO SUGLI SPOSTAMENTI FRA REGIONI

Intanto, il 15 febbraio scade il decreto che impone il divieto diogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”. In assenza di un ulteriore decreto entro la scadenza, dal 16 scatterà il liberi tutti. Per allora, comunque, è verosimile che il nuovo ministro della Salute (forse ancora Roberto Speranza) possa emanare una nuova ordinanza per prorogare lo stop alla circolazione anche tra i territori in fascia gialla.

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