Google sfonda la soglia dei 2.000 dollari per azione, toccando un nuovo massimo storico. Trainato dalla trimestrale da record pubblicata ieri sera, il titolo Alphabet (la casa madre di Google) ha avviato le contrattazioni sul Nasdaq toccando un nuovo massimo storico pari a 2.093 dollari e attualmente viaggia in rialzo del 7,6% a 2.073 dollari. Da febbraio 2020, il rialzo è del 37,5%.
Gli investitori newyorkesi stanno premiando i risultati del colosso di Mountain View che nell’ultimo trimestre del 2020 ha registrato ricavi in crescita del 23% rispetto ai 46,075 miliardi del quarto trimestre 2019. Nell’intero 2020, i ricavi sono stati pari a 182,527 miliardi, in aumento del 18,8% rispetto ai 161,857 miliardi del 2019. In forte rialzo anche l’utile adjusted, attestatosi a quota 22,30 dollari ad azione contro attese pari a 15,90 dollari. L’utile operativo è cresciuto nel quarto trimestre del 28% a 15,651 miliardi, contro attese per 11,9 miliardi, con l’utile netto in crescita da 10,67 a 15,35 miliardi.
Per la prima volta, la società ha rivelato anche i dettagli dei costi della sua divisione cloud: pur avendo registrato 3,8 miliardi di dollari di ricavi, in linea con le attese, ha perso nel trimestre 1,24 miliardi; nell’anno, i ricavi sono stati di 13,1 miliardi, con perdite di 5,61 miliardi, segno che il settore è ancora nella fase di investimento.
Passando alla pubblicità, nel IV trimestre il settore ha portato a Mountain View ricavi per 46,2 miliardi di dollari, in rialzo di quasi il 22% rispetto a un anno prima, contro attese per 42,3 miliardi. Le pubblicità su YouTube, che hanno fruttato 6,89 miliardi di dollari nel quarto trimestre, hanno mostrato un aumento del 46% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso, quando portarono nelle casse di Alphabet 4,72 miliardi di dollari. Le entrate derivanti dal motore di ricerca (e dagli ad che gli inserzionisti vi comprano) sono salite del 17%, raggiungendo 31,9 miliardi di dollari nel trimestre.
Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet e Google, ha dichiarato: “I nostri forti risultati nel trimestre riflettono l’utilità dei nostri prodotti e servizi per le persone e le aziende, così come la transizione accelerata verso i servizi online e il cloud”.