Prende il via sui vari canali social di Federdoc Din-Doc un format di 6 puntate di circa 3 minuti ciascuna che, con uno stile semplice e divertente, punta a coinvolgere anche i neofiti, curiosi di approfondire la propria conoscenza su argomenti che spesso risultano di difficile comprensione per i non iniziati al mondo del vino a denominazione di origine. Protagonista sarà Tinto, alias Nicola Prudente, noto conduttore radiofonico, televisivo e autore televisivo che si aggira, novello Roger Rabbit, tra cartoon ed effetti speciali, accompagnando lo spettatore per mano in un viaggio nell’affascinante mondo del vino.
“Se c’è una critica che viene di frequente mossa a chi racconta il mondo del vino è quella di usare un linguaggio per addetti ai lavori – commenta Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc – Succede nelle degustazioni, dove alcuni termini risultano spiazzanti. Figuriamoci quando si devono affrontare temi come l’etichettatura, i disciplinari, il sistema dei controlli o la piramide qualitativa. Con Din-Doc abbiamo voluto provare a proporre un approccio più semplice e coinvolgente”.
Un’iniziativa originale che desta curiosità, e che ha già collezionato moltissimi contatti dai trailer di presentazione che già da diversi giorni vengono veicolati attraverso i canali social Federdoc (Facebook, Instagram, e il sito dedicato, DinDoc.it); pillole rapide e divertenti, apprezzate anche dal pubblico dei più giovani, che dimostrano come sia possibile proporre argomenti in apparenza complessi, utilizzando un linguaggio in grado di creare immediata empatia. Soprattutto se a farlo è Nicola Prudente, in arte Tinto, insider del mondo del vino che già da anni ha adottato uno stile non accademico per raccontare i territori, le etichette e le storie che caratterizzano il comparto.
“Sono convinto che la semplicità finisca per essere sempre un valore aggiunto – racconta Tinto – Ed è per questo che ho accolto con grande piacere l’invito di Federdoc a partecipare a questa avventura che ha tutte le caratteristiche per incontrare il gradimento anche di chi non ha con il vino un rapporto quotidiano ma che certamente è curioso di conoscerne le tante sfaccettature”.
L’operazione, che conta anche sul contributo del Mipaaf, ha inoltre le giuste caratteristiche per poter proseguire anche in futuro con nuove puntate.
“Prendendo in prestito il linguaggio delle serie televisive diciamo che questi 6 episodi potrebbero costituire una sorta di prima stagione – conclude Ricci Curbastro – Ma i temi da esplorare sono talmente tanti che certamente potremmo decidere di mettere in cantiere nuove puntate già da ora, soprattutto considerato il gradimento che abbiamo riscontrato, soprattutto tra le fasce più giovani, nel corso di alcune “anteprime” che abbiamo utilizzato per testare il format”.