Sorridono Juventus e… Milan. Il pareggio tra Roma e Inter, infatti, permette ai bianconeri, vittoriosi sul Sassuolo, di accorciare su entrambe, ma soprattutto ai rossoneri di aumentare ulteriormente il proprio vantaggio sui nerazzurri di Conte, ora staccati di 3 punti. Il risultato dell’Olimpico, inoltre, fa felici anche Atalanta, Napoli e Lazio, tutte vincenti e decise a lottare fino alla fine per la zona Champions. Insomma, la domenica di campionato ha messo sul fuoco parecchia carne, tanto più che domenica prossima, in quel di San Siro, andrà in scena il big match tra Inter e Juventus.
I bianconeri ci arriveranno con 4 punti di distacco e la famosa partita con il Napoli da recuperare (quando, ancora, non si sa), in virtù del 3-1 con cui hanno battuto il Sassuolo. Guai però a farsi ingannare dal risultato: allo Stadium è stata battaglia vera, con la squadra di Pirlo capace di venirne a capo solo nel finale, nonostante un tempo giocato in superiorità numerica. Rispetto all’intensità vista contro il Milan ci sono stati dei passi indietro, del resto la Juventus di questa stagione ci ha abituati agli alti e bassi. Meglio, dunque, non storcere troppo il naso, perché i punti in palio erano davvero pesanti e la Signora, in un modo o nell’altro, se li è presi.
Il primo episodio clou è arrivato al 45’ quando Obiang è entrato durissimo su Chiesa: Massa, che inizialmente aveva estratto il giallo, è stato corretto dal Var, per un’espulsione sacrosanta. E così, quando al 50’ Danilo trovava l’1-0 con uno splendido destro dalla distanza, in molti pensavano a una pratica già in archivio. Nulla di più sbagliato, perché il Sassuolo riusciva a pareggiare con Defrel (58’), costringendo la Juve a rifare tutto da capo. A scacciare i fantasmi ci ha poi pensato Ramsey con la zampata del 2-1 (82’), prima che Ronaldo, sino a quel momento gravemente insufficiente, mettesse il punto esclamativo con il diagonale del 3-1 in pieno recupero (92’). A rovinare, almeno parzialmente, la festa, gli infortuni di Dybala e McKennie, sostituti già nel primo tempo per problemi fisici: i due si sottoporranno ora agli esami di rito, ma è molto probabile che debbano saltare il Derby d’Italia.
“Valuteremo le loro condizioni nei prossimi giorni, speriamo non sia nulla di grave – ha sospirato Pirlo, prima di commentare la vittoria sul Sassuolo – Questa vittoria era importante per dare continuità, senza questi tre punti la vittoria di San Siro non sarebbe servita a niente. Ora pensiamo all’Inter, siamo la Juve e abbiamo la pressione di vincere tutte le partite”.
I bianconeri ci arriveranno con grandi prospettive di classifica, anche per via del 2-2 dell’Olimpico, risultato sostanzialmente giusto che però non accontenta fino in fondo nessuno. Non la Roma, che sperava di agguantare il secondo posto, non l’Inter, che vede allungarsi il divario con il Milan capolista. Inoltre Conte può recriminare più di Fonseca, visto il pareggio subito a pochi minuti dalla fine, che ha vanificato la rimonta nerazzurra. A passare in vantaggio per prima era stata infatti la Roma, che aveva sbloccato l’empasse con un tiro di Pellegrini dal limite dell’area (17’). Nella ripresa però l’Inter era entrata in campo con un piglio decisamente diverso, tanto da ribaltare il risultato con Skriniar (56’) e Hakimi (63’), per un 1-2 che sembrava dare il là a un successo molto importante. Ma all’86’ ecco la beffa firmata da Mancini, bravissimo a battere Handanovic con un bel colpo di testa che fissava il pareggio finale.
“La Roma ha i nostri stessi obiettivi, venire qui e fare questo tipo di partita vuol dire avere organizzazione e fisionomia – il commento di Conte – Mi spiace solo che ci siamo abbassati troppo, questo succede per via dell’ansia da risultato, che ti porta mentalmente a proteggerti”.
“Abbiamo fatto un bel primo tempo, poi però abbiamo perso le nostre caratteristiche per 15 minuti e lo abbiamo pagato – l’analisi di Fonseca – Dobbiamo capire che contro certe squadre non possiamo permetterci di sbagliare, altrimenti lo paghiamo: il discorso, ovviamente, vale anche per il derby con la Lazio del prossimo turno”.
I biancocelesti ci arriveranno caricati dal successo di Parma, un 2-0 firmato da Luis Alberto (55’) e Caicedo (67’) che permette di restare in scia alla zona Europa, ma soprattutto di preparare la stracittadina con molta più fiducia e serenità. “Questo risultato ci dà fiducia e autostima, siamo contenti – ha confermato Inzaghi – Durante il girone di Champions abbiamo lasciato qualche punto per strada, ma questa squadra non vuole mollare niente, solo essere in alto in classifica”.
Successo pesantissimo anche per il Napoli, uscito vittorioso da Udine nonostante una partita di grande sofferenza. Gli azzurri, dopo essere passati in vantaggio per primi con un rigore di Insigne (15’), si sono fatti raggiungere dall’Udinese con una sciocchezza di Rrahmani, che ha letteralmente passato il pallone a Lasagna per il momentaneo 1-1 (27’). Risultato che, tra una parata di Musso e una di Meret, è rimasto tale fino al 90’, quando Bakayoko ha trovato la zuccata vincente che vale 3 punti di platino.
“Non era facile reagire dopo la sconfitta con lo Spezia – ha spiegato Gattuso – Quella era stata una mazzata, ma fortunatamente abbiamo reagito: la squadra è viva, sa che deve giocare sempre al massimo, qui ci sono obiettivi importanti”.
Ora, dopo 3 giornate in una settimana (e il posticipo di questa sera tra Spezia e Sampdoria), il campionato torna ai suoi soliti ritmi, dunque il prossimo weekend. Questo però non significa che sarà una settimana senza calcio, visto che da domani partirà la prima tornata degli ottavi di Coppa Italia, vale a dire Milan-Torino, Fiorentina-Inter, Napoli-Empoli, Juventus-Genoa, Sassuolo-Spal e Atalanta-Cagliari (Roma-Spezia e Lazio-Parma si giocheranno il 19 e il 21 gennaio).