Mentre continua il mistero su dove sia finito Jack Ma, il fondatore del colosso cinese Alibaba sparito dalla scena pubblica da circa due mesi, arriva un segnale positivo: evidentemente il magnate asiatico, che tuttavia nella creatura da lui fondata non ha più alcun ruolo operativo, sta benissimo visto che il titolo di Alibaba proprio oggi, in una giornata piatta sui mercati e dopo settimane di calo, guadagna in Borsa. Dall’ultima apparizione pubblica di Ma, datata 24 ottobre, l’azione del gruppo di e-commerce non aveva fatto altro che perdere quota, fino ad arrivare a perdere un terzo del suo valore sul listino.
E non sembra un caso il fatto che in occasione della famosa conferenza organizzata a Shanghai, Jack Ma criticò i regolatori finanziari cinesi per la loro ossessione per i rischi, un cappio al collo per l’innovazione, e le banche tradizionali per la mentalità da “banco de pegni”. Da allora l’imprenditore non si è più visto, Alibaba ha perso valore e soprattutto è arrivata la mazzata della quotazione negata a Ant Group, di cui Ma controlla ancora la maggioranza. Qualche giorno dopo la Banca centrale cinese ha di fatto ordinato alla società di abbandonare business “non sani” e “illegali” come quello dei prestiti online, dove realizzava gran parte dei suoi profitti, e tornare alle origini, cioè dedicarsi solo alla piattaforma di pagamento Alipay, uno dei borselli digitali dei cinesi.
Ecco perché la “scomparsa” di Ma potrebbe essere solo una sorta di defilamento per motivi disciplinari, per far calmare le acque nei difficili rapporti con le autorità del suo Paese. Così il fondatore di Alibaba, che è tuttora l’uomo più ricco e probabilmente il più influente della Cina, si è preso un periodo di silenzio.