Chiusura mista per i listini europei, per lo più inclini a incrementare il rally di Capodanno mentre Wall Street, dopo aver aggiornato i suoi massimi in avvio e aver fatto pensare a nuovi fuochi d’artificio, sta rallentando. Apple (+0,45%) ha però superato i 2.350 miliardi di dollari di capitalizzazione. A dare impulso al rischio sono ancora gli stimoli fiscali americani, la soft Brexit e le vaccinazioni anti-Covid, che fanno sperare in un ritorno alla normalità e in una rapida ripresa dell’economia.
Piazza Affari è in leggero calo, -0,13%, 22.259 punti base, al termine di una seduta con volumi al lumicino in vista della chiusura per il lungo ponte di di fine anno. Si apprezza però Atlantia +2,54%, che è la migliore blue chip di oggi, dopo aver bocciato ieri, perché insufficiente, l’offerta di Cdp Equity, Blackstone e Macquarie per Aspi. Si continua in ogni caso a trattare e il cda ha accettato un prolungamento della due diligence fino alla fine di gennaio. Bene Campari +1,92%: Moncler +1,15%; Ferrari +1,07%; Leonardo +0,98%. Vendite sui titoli oil (Tenaris -1,35%) e prese di beneficio sull’automotive (Pirelli -1,22%; Cnh -0,9%).
Tiene abbastanza bene la rotta Fincantieri, -0,64%, nonostante l’acquisto dei cantieri navali di Saint Nazaires rischi di saltare definitivamente. In base agli accordi con la Francia, scrive l’Afp, la cessione di Stx va conclusa entro il 31 dicembre ma il gruppo italiano non ha sottoposto all’Antitrust Ue, che sta conducendo una severa istruttoria, tutte le informazioni richieste. Senza risposte entro giovedì o in mancanza di una nuova proroga l’operazione salterà. L’azienda italiana sottolinea: “Riteniamo di aver fatto tutto il possibile. Da parte nostra non è possibile fare di più”.
Chiude in rosso il secondario italiano. Lo spread con il decennale tedesco sale a 109 punti (+1,88%) e il tasso del Btp cresce a +0,52%. Si registra però un nuovo minimo storico per il rendimento dei Bot semestrali assegnati dal Tesoro. Nel collocamento odierno sono stati emessi 6,5 miliardi di Buoni a 6 mesi scadenza 30/06/2021 spuntando un rendimento pari a -0,520% (-0,518% il rendimento nell’asta del mese scorso). Sostenuta la domanda che si è attestata a 11,111 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,71.
Tornando all’azionario: regina d’Europa è Londra, +1,52%, chiusa ieri per festività e quindi in spolvero con un giorno di ritardo per la soft Brexit. Eppure quanto accadrà ai primi dell’anno sulle Borse è difficile prevederlo, visto che gli accordi commerciali con la Ue non hanno preso in considerazione il settore. “Il che significa – scrive Rueters – che l’accesso automatico ai mercati finanziari dell’Unione Europea terminerà il 31 dicembre. I giorni successivi forniranno un primo quadro degli effetti del cambiamento e le autorità di regolamentazione su entrambe le sponde della Manica saranno in allerta per le eventuali fluttuazioni del mercato il 4 gennaio, il primo giorno di trading del nuovo anno.
La Ue vuole ridurre la dipendenza dalla City per i servizi finanziari e vedere più scambi in euro a Francoforte, Parigi, Amsterdam e negli altri centri finanziari del blocco. Questo dividerà i mercati azionari, obbligazionari e dei derivati europei in due gruppi di trading separati, sollevando timori di prezzi meno competitivi per gli investitori. Le banche europee dovranno scambiare i titoli in euro all’interno del blocco dal 4 gennaio e saranno costrette a passare agli hub europei che hanno aperto ad Amsterdam o Parigi dalle piattaforme gestite da Cboe Europe, Aquis Exchange, Turquoise del London Stock Exchange e Goldman Sachs a Londra. La maggior parte dei titoli è ancora scambiata sul mercato nazionale, ma le piattaforme di Londra insieme rappresentano quasi tutte le negoziazioni transnazionali di azioni nei restanti 27 stati della Ue. Nel complesso, nel mese di ottobre, questo ammontava a 8,6 miliardi di euro al giorno, ovvero un quarto di tutte le negoziazioni europee, secondo i dati Cboe”.
Francoforte perde lo 0,15%, dopo aver aggiornato i suoi massimi di sempre. Progressi per Parigi +0,42% e Madrid +0,18. La propensione al rischio penalizza il dollaro. L’euro scambia in rialzo a 1,225, mentre è in leggero calo contro la sterlina. Fra le materie prime spinge sull’acceleratore il petrolio, Brent +0,9%, 51,36 dollari al barile. Progressi anche per il future dell’oro febbraio 2021, +0,32%, 1886,50 dollari l’oncia. A iniettare fiducia è in gran parte il via libera di Donald Trump alla legge di spesa da 1.400 miliardi di dollari per finanziare il governo fino a settembre e al piano di aiuti da 900 miliardi che repubblicani e democratici avevano approvato la scorsa settimana in Congresso. La legge prevede un assegno da 600 dollari per adulti e bambini di famiglie con un reddito lordo entro i 75.000 dollari. Ieri inoltre la Camera ha approvato con una maggioranza bipartisan l’aumento dell’assegno da 600 a 2.000 dollari, seguendo la richiesta del presidente, però non è scontato che il Senato, a maggioranza repubblicana, approverà l’incremento.
Sul fronte vaccini si registra la decisione dell’Unione Europea di acquistare altri 100 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 sviluppato da Pfizer e BioNTech, come annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen in un tweet. I 27 paesi del blocco avranno quindi 300 milioni di dosi del vaccino, che è stato giudicato sicuro ed efficace, ha detto von der Leyen. Si allungano i tempi dell’approvazione invece del vaccino di AstraZeneca che, secondo fonti Ema, non potrà arrivare prima della fine di gennaio.