Poste Italiane sbarca in Cina con due aggregatori creati in joint venture con gruppi della logistica che gestiranno gli ordini fatti dai clienti italiani nel Paese. Lo ha annunciato l’amministratore delegato della società, Matteo Del Fante, in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
Il manager ha tracciato un bilancio di questo 2020, un anno difficile per tutte le aziende alle prese con la crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19. “Non solo siamo rimasti in piedi, dando continuità al nostro servizio, ma siamo andati anche oltre i servizi ordinari, a differenza di molti altri concorrenti all’estero”. La società ha intrapreso diverse azioni per consentire ai dipendenti di lavorare in sicurezza (mascherine, sanificazioni e smart working su tutte), ma ha anche “consegnato gratuitamente oltre un miliardo di mascherine in località dove non era facile arrivare, alla protezione civile, alle scuole, alle prefetture”, anticipato e scaglionato la data di ritiro delle pensioni per evitare assembramenti, distribuito gratuitamente Spid, di cui Poste è il primo fornitore in Italia.
Passi avanti sono stati fatti anche sulla logistica, spinta anche dal boom dell’e-commerce registrato durante l’emergenza. Giornalmente Poste gestisce circa 1,5 milioni di pacchi e si sta preparando a lavorare sui vaccini. Del Fante spiega al quotidiano romano quale sarà il grande lavoro da fare: “Dietro la piattaforma che traccia i vaccini, dal momento del loro arrivo in Italia a quello in cui viene iniettata la singola dose, ci sono le nostre competenze informatiche. Meglio e prima si traccia il percorso dei vaccini e prima si possono somministrare», specifica l’Ad.
Nonostante gli sforzi però, le ripercussioni economiche del Covid ci sono. I primi due trimestri si sono chiusi con i conti in rosso, mentre il terzo ha mostrato i primi segnali di ripresa. “Il quarto trimestre risentirà dei nuovi lockdown, ma in misura minore”, anticipa Del Fante a Repubblica, anche se per il fatturato non è previsto un calo a doppia cifra. “Per altri valori non è ancora il momento di esprimersi”.
Per il 2021 Poste punta a far ripartire l’attività finanziaria dopo il record del risparmio postale segnato nel 2020. Novità arriveranno anche sulle Polizze Vita: “Ci stiamo spostando con gradualità su profili di rischio un po’ più elevati per assicurare rendimenti che sennò, con i tassi a zero, sarebbero impossibili”. A gennaio partirà inoltre la nuova RC Auto attraverso prodotti di Generali e Unipol venduti negli sportelli Poste.