Promozione dell’uguaglianza di trattamento tra generi, formazione e professionalizzazione continua, estensione dei diritti del lavoratore, con particolare riferimento al sostegno alla genitorialità e a situazioni di difficoltà personali e famigliari (come il sostegno alle donne vittime di violenza), servizi di welfare aziendale, oltre ad un significativo miglioramento delle condizioni economiche, tra cui maggiorazioni nel lavoro a turni e premio di risultato.
Sono questi i punti chiave del contratto integrativo tra Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e i sindacati di categoria Filctem-Cgil e Femca-Cisl Bologna, approvato ieri dal 96% della popolazione aziendale votante, la cui firma è prevista per lunedì 21 dicembre. L’accordo, che coprirà le oltre 1600 persone che lavorano negli stabilimenti bolognesi, riconferma la centralità dei due siti produttivi del gruppo Philip Morris International nella strategia di sostenibilità della multinazionale, integrando misure di tutela all’avanguardia nel panorama industriale italiano.
Soddisfazione espressa da Simona Robotti, Director People & Culture dello stabilimento: “Siamo orgogliosi di questo accordo non solo perché porterà ancora più tutele alle persone che lavorano con noi, ma perché riconferma il ruolo pioneristico di questi siti produttivi. Questi stabilimenti infatti non rappresentano solo la trasformazione di un’intera azienda, che da anni ha dichiarato di voler chiudere con il proprio principale prodotto, le sigarette, sostituendole con prodotti innovativi senza combustione, ma anche un nuovo concetto di fabbrica, che da semplice stabilimento produttivo si trasforma in attore sociale, ambientale ed economico del territorio.”
L’accordo arriva dopo un anno caratterizzante per Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, che sin dallo scoppio della pandemia è rimasto in prima linea per tutelare la sicurezza dei propri lavoratori ma anche il benessere della comunità bolognese e nazionale. Tra le attività dell’azienda infatti, oltre alla partecipazione a una donazione di oltre 1 milione di euro alla Protezione Civile Italiana e la riconversione parziale di una parte dello stabilimento per la produzione e distribuzione gratuita di oltre 3000 litri di liquido antisettico per le aziende sanitarie e case di residenza per gli anziani dell’Emilia Romagna, anche il supporto alle comunità locali tramite donazioni al Banco Alimentare e un’integrazione del 100% dell’indennità economica nei casi di congedo per i lavoratori con figli sotto i 14 anni di età posti in quarantena scolastica dall’AUSL.
Recente inoltre l’annuncio del via ai lavori, nell’area dello stabilimento, del nuovo Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, un centro che risponderà ai più alti canoni di sostenibilità e che rappresenterà il punto di riferimento per lo sviluppo delle competenze e per la formazione continua ed aggiornata, a livello regionale e nazionale, legate all’industria manifatturiera del futuro. Il PM IMC, i cui lavori finiranno entro l’estate del 2021, vede il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna e di importanti realtà del mondo accademico e della formazione, tra cui l’Università di Bologna, il Politecnico di Bari, ITS Maker e il consorzio BIREX.
Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia