La Bce raffredda le borse europee, ma il petrolio sostiene i listini e il Brent rivede quota 50 dollari al barile, per la prima volta dal 6 marzo. Il finale è contrastato. Piazza Affari, dopo vari alti e bassi, perde lo 0,25% e scende a 21.915 punti base, con le banche in ritirata e i titoli oil in progresso. Si fermano in calo Francoforte -0,3% e Madrid -0,66%. Tiepida Parigi, +0,05%, mentre Londra si apprezza dello 0,53%, spinta da una sterlina in ribasso dopo il nulla di fatto sulla Brexit. L’euro guadagna l‘1,15% contro la divisa di sua maestà e scambia a 0,912. La moneta unica sale anche contro il dollaro (+0,31%), portando il cross a 1,212. Oltreoceano procede incerta Wall Street, che guarda da un lato al preoccupante dato sulle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione (+137mila unità, a 853.000, ai massimi da settembre), dall’altro ai negoziati per il nuovo piano di stimoli.
In tema di negoziati, Unione Europea e Gran Bretagna ieri sera non hanno concluso e il tempo stringe. Resta solo il fine settimana per trovare un’intesa commerciale, per una posta che vale circa mille miliardi di dollari di scambi annuali, attualmente esenti da dazi e quote. Un divorzio non-deal incombe sul futuro economico del continente, già messo a dura prova dalla pandemia. Per l’area euro oggi la Banca centrale ha lasciato i tassi d’interesse invariati, ma ha rafforzato il programma di acquisti per l’emergenza pandemica: altri 500 miliardi di euro di bond, principalmente titoli di Stato, portando il totale dallo scorso marzo a 1.850 miliardi. Inoltre il piano durerà almeno fino a marzo 2022.
Sono stati varati poi tre nuovi maxi-prestiti Tltro con cui la Bce presta alle banche, remunerandole con un tasso d’interesse, purché queste prestino all’economia. Si tratta di tre operazioni aggiuntive che saranno condotte fra giugno e dicembre 2021. Inoltre i termini più favorevoli alle aste Tltro attuali saranno estesi fino a giugno 2022. La presidente Christine Lagarde ha precisato che il consiglio direttivo sarà pronto a adeguare gli strumenti della politica monetaria in base alle condizioni economiche e non ha escluso un ritocco dei tassi. La pandemia continua a rappresentare «un rischio grave» per l’economia dell’Eurozona, che cala nel quarto trimestre, per chiudere il 2020 a -7,3% nello scenario di base (meglio del -8% stimato in precedenza). Il rimbalzo atteso nel 2021 non sarà spettacolare: +3,9% (da +5% previsto); poi +4,2% nel 2022 e +2,1% nel 2023.
La situazione è difficile, ma oggi il petrolio vede rosa e corre al Nymex: Brent +4%, a 50,85 dollari al barile; Wti +4,2%, 47,44 dollari al barile. L’oro nero scommette sulla ripresa, grazie all’approvazione del vaccino contro il Covid 19 nel Regno Unito, che presto sarà seguito dal Canada, dagli Stati Uniti e poi dall’Europa. Secondo l’Agenzia europea del farmaco (Ema) i dati presentati da Pfizer/BioNTech e Moderna sono “molto solidi”. Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’agenzia prevede che l’Ema terminerà l’esame entro il 29 dicembre per il vaccino Pfizer/BioNTech ed entro il 12 gennaio per il composto di Moderna. AstraZeneca e Johnson & Johnson presenteranno invece le richieste di autorizzazione per l’immissione sul mercato dei candidati al vaccino anti-Covid probabilmente nel primo trimestre del prossimo anno.
Il rally del petrolio favorisce i titoli del settore di Piazza Affari. In cima al Ftse Mib si affermano infatti Saipem, +2,81%, Tenaris +1,53% ed Eni +1,05%. In progresso Enel +1,11% e Snam +0,82%. Spunti su Campari +1,46% e Prysmian +1,16%. Le vendite affossano Pirelli -3,43%; Inwit -2,92%; Leonardo -2,78%. Resta in calo Stm, -1,67%, dopo il brusco scivolone di ieri, a seguito dell’annuncio del ceo Jean-Marc Chery del rinvio di un anno al 2023 del target di 12 miliardi di dollari di ricavi annui, stimando un margine operativo compreso tra il 15% e il 17%, inferiore alle attese. Da inizio anno le azioni del semiconduttore franco-italiano possono comunque vantare una performance di tutto rispetto con un balzo di oltre il 22%.
Le banche, dopo un avvio intonato, hanno perso quota per chiudere contrastate: le peggiori sono Banco Bpm -2,08% e Unicredit -1,61%. Positiva Bper +0,4%. Perde terreno Ferrari -1,87%, penalizzata dal taglio del giudizio, da ‘Buy’ a ‘Hold’, da parte di Kepler Chevreux, che invece ha alzato il target di prezzo sulle Fca (+0,39%) da 16 a 20 euro, confermando la raccomandazione di ‘Buy’.
In spolvero il secondario: lo spread fra decennale italiano e tedesco a 112 punti base (-1,97%) e il rendimento del Btp che tocca un nuovo minimo a +0,52%. Sono scesi su nuovi minimi anche i titoli assegnati oggi dal Tesoro, Btp a 3 e 7 anni. Nel dettaglio il Tesoro ha emesso la quinta tranche del BTp a 3 anni scadenza 15/01/2024 per 2,75 miliardi a fronte di una richiesta pari a 3,879 miliardi. Il rendimento e’ sceso di 11 centesimi attestandosi su un nuovo minimo storico pari a -0,30 per cento. Collocata anche la 11ma tranche del BTp a 7 anni scadenza 15/09/2027: a fronte di richieste per 4,193 miliardi l’importo emesso è stato pari a 3 miliardi mentre il rendimento, in calo di 16 centesimi sull’asta del mese scorso, si e’ attestato allo 0,19%, segnando un nuovo minimo storico anche in questo caso. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 14 dicembre.