Tim ha firmato un accordo preliminare con BT, operatore telefonico privato britannico, che consentirà all’azienda guidata da Luigi Gubitosi di acquisire le business unit italiane di BT che offrono servizi alla Pubblica Amministrazione e allo Small & Medium Business, ovvero alle piccole e medie imprese.
Scendendo nei dettagli, l’intesa riguarda la business unit dedicata alla PA, che fornisce servizi di comunicazione a Ministeri e organizzazioni governative a livello centrale, oltre a diversi enti locali e regionali, e la Business Unit SMB, che offre servizi di connettività e cloud alle piccole e medie imprese in Italia.
Con il trasferimento a Tim della divisione business dedicata alla Pubblica Amministrazione, “il gruppo amplierà la propria fornitura di servizi di comunicazione e connettività, accelerando il processo di digitalizzazione della PA italiana”, fa sapere la società tramite una nota. In parallelo, l’integrazione del ramo d’azienda dedicato alle piccole e medie imprese, consentirà a Tim di diversificare ulteriormente l’offerta di soluzioni ICT e cloud per le pmi.
L’accordo, si legge nella nota, include inoltre le attività di supporto ai clienti della business Unit SMB, fornite dal Contact Center BT di Palermo.
Per quanto riguarda BT, l’operazione si inserisce nel piano di ristrutturazione della divisione Global, attualmente in corso, attraverso il quale la società britannica punta a focalizzarsi sulla fornitura di servizi di rete, cloud e sicurezza di nuova generazione a organizzazioni multinazionali. “BT manterrà una significativa presenza in Italia servendo grandi aziende e multinazionali e garantendo l’accesso alla sua rete globale e ai suoi data center”, rassicura la società.
Nell’esercizio fiscale conclusosi lo scorso marzo, i due rami d’azienda al centro dell’intesa tra Tim e Bt hanno registrato ricavi pari a circa 90 milioni di euro.
L’intesa è subordinata all’espletamento dell’apposita procedura con le organizzazioni sindacali prevista dalla legge e all’autorizzazione da parte delle Autorità competenti. Il closing della transazione è previsto entro il primo trimestre del 2021.
Dopo l’annuncio a Piazza Affari, il titolo Telecom Italia viaggia poco sopra la parità (+0,1%), mentre a Londra il titolo Bt cede il 2% a 135,3 sterline.