Poste Italiane fa shopping. L’azienda guidata da Matteo Del Fante ha firmato un accordo preliminare con la società olandese PostNL European Mail Holdings e con la tedesca Mutares Holding per l’acquisto del 100% di Nexive Group, ex Tnt.
L’operazione, il cui closing è previsto entro gennaio 2021, valuta Nexive 60 milioni di euro, mentre il prezzo finale d’acquisto sarà fissato alla fine del processo di due diligence, nell’ambito della quale si stabiliranno anche i termini e le condizioni finali.
Nexive è un operatore postale attivo anche in Italia con una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui, e una quota di mercato dell’1% circa nei pacchi, pari a circa 8 milioni di pezzi consegnati nel 2019. Nel 2019 la società ha registrato ricavi proforma di circa 200 milioni di euro, occupa 1.300 dipendenti e oltre 5.000 addetti delle società partner esterne.
L’acquisizione appena annunciata rappresenta una concentrazione importante per il mercato italiano, dominato da Poste e per il resto suddiviso tra tanti piccoli operatori. Per questo motivo dovrà essere sottoposta all’esame dell’Antitrust. “L’operazione è disciplinata dall’art. 75 del Dl agosto, che dispone che determinate operazioni di concentrazione siano considerate autorizzate previa indicazione all’Agcm di misure idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali che potrebbero essere gravose per l’utenza in conseguenza dell’operazione. Ai sensi della predetta norma, entro 30 giorni dalla comunicazione l’Agcm può richiedere eventuali integrazioni alle misure preventivamente proposte da Poste Italiane, tenuto conto anche della sostenibilità economica dell’operazione”, continua Poste.
Secondo Poste, questa operazione consentirebbe alla società “di sfruttare potenziali economie di scala derivanti dal consolidamento delle attività di Nexive, migliorando il livello di servizio per i clienti di entrambe le aziende”. Non solo, “dal punto di vista strategico, alla stregua di quanto avvenuto in altri Paesi europei, la contrazione strutturale del mercato postale, ulteriormente aggravata dagli effetti delle restrizioni assunte per fronteggiare l’emergenza sanitaria, rende urgente un consolidamento nel settore della corrispondenza e delle relative infrastrutture logistiche, a salvaguardia della sua sostenibilità, dei livelli occupazionali e della disponibilità del servizio per i clienti”.
L’accordo per la possibile acquisizione di Nexive è utile al Paese, crea valore e nello stesso tempo migliora la qualità del servizio di recapito. Questo i commento rilasciato al TG Poste da Matteo Del Fante. Il manager ha precisato che, quando l’operazione sarà definitivamente autorizzata, “potremo avere principalmente sinergie e risparmi dal lato dei costi. Si tratta – ha aggiunto Del Fante – di costi che Nexive ha e che entrando nel gruppo Poste smetterà di avere accrescendo il suo valore. E, allo stesso tempo, Poste Italiane non dovrà sostenere costi che avrebbe dovuto affrontare in assenza di questa acquisizione”.
Sull’economicità dell’operazione Del Fante ha spiegato: “I primi segnali dal lato del target sono positivi. Secondo le nostre valutazioni, anche ipotizzando un’armonizzazione della forza lavoro, l’operazione rispetta il criterio di economicità”. “Questa operazione – ha aggiunto Del Fante – fa bene all’Italia e crea valore”
A Piazza Affari, il titolo Poste Italiane guadagna l’1,53% a quota 8,636 euro.