In attesa delle novità sui nuovi vaccini anti Covid-19 – che, in scia a Pfizer e alla tedesca BioNTech, dovrebbero arrivare in settimana da Moderna e da altri competitor – i mercati hanno riaperto i battenti all’insegna della ripresa, impetuosa, dell’Oriente. Non solo della Cina.
Prende il volo il Giappone: +2% il Nikkei, che aggiorna il record da 29 anni. Il Kospi coreano segna un nuovo massimo dall’inizio del 2018, seguito dalla borsa di Sidney, al top da otto mesi. Nuovi record anche a Singapore e in Thailandia.
Il CSI 300 di Shanghai e Shenzen sale dello 0,8%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,5% ed il Sensex di Mumbai lo 0,4%.
A giustificare la marcia del Toro sono i dati in arrivo dalle economie.
TORNA A CRESCERE I GIAPPONE. CIA: +12,5% LE VENDITE DI AUTO
Stamane il Giappone ha annunciato il ritorno alla crescita dopo quattro trimestri di Pil negativo: +5% tra luglio e settembre, a un tasso annualizzato del 21%.
Ancora meglio ha fatto la Cina. La produzione industriale ha superato le aspettative di crescita, registrando +6,9% a ottobre (rispetto all’anno precedente). Leggermente sotto le aspettative del 4,9% le vendite al dettaglio, che crescono del 4,3%, un punto percentuale in più rispetto a settembre. In forte espansione le vendite di auto (+12,5%). L’economia del Drago torna intanto ad agitare i mercati delle materie prime.
A ottobre la raffinazione di petrolio è salita del 2,6%, raggiungendo il massimo della storia, a 14,1 milioni di barili al giorno, dai 13,96 di settembre.
TORNANO A SALIRE PETROLIO E RAME
Anche per questo torna a salire il petrolio: +1,3% il Wti, a 40.6 dollari il barile. Si riunisce domani in modalità virtuale il comitato interministeriale dell’Opec allargato alla Russia: al termine del summit sarà formulata la raccomandazione, non vincolante, in vista del vertice ufficiale del 30 novembre-primo dicembre. Pare molto probabile che si arrivi a uno slittamento dei previsti incrementi della produzione. Intanto la Libia è arrivata a pompare 1,2 milioni di barili al giorno.
Al mercato dei future sui metalli di Shanghai, il rame sale del 3,5% a 53.800 yuan la tonnellata, massimo da metà 2018. L’alluminio è sui massimi degli ultimi tre anni.
Wall Street punta ad un altro record, il future dell’indice S&P 500, salito venerdì dell’1,4%, guadagna lo 0,7%. Nell’ultima seduta della scorsa settimana si sono messi in luce i settori più legati al ciclo dell’economia: l’indice Russell 1000, dove queste società sono ben rappresentate, è salito del 2%.
Il dollaro è in lieve calo nei confronti delle principali valute del mondo.
È NATO IL BLOCCO COMMERCIALE PIÙ IMPORTANTE DEL MONDO
La corsa dell’Asia ha anche motivazioni strategiche. È stato un fine settimana storico per le economie d’Oriente: 15 Paesi asiatici hanno firmato un accordo sui commerci che, solo per Giappone, Corea del Sud e Cina potrebbe valere un aumento del Pil per 200 miliardi di dollari annui. Ma il valore politico è ben superiore: l’Asia si stacca dalla politica Usa (non solo di Trump) e rivendica il suo primato tecnologico, al netto delle scelte di Washington o, tantomeno, dell’Europa, dando vita al Rcep (Regional Comprehensive Economic Partnership), il più grande blocco commerciale del pianeta, con l’obiettivo esplicito di guidare la ripresa mondiale dopo la pandemia.
Inoltre, continua l’effetto vaccino. Gli operatori cecano di prezzare la novità rivoluzionaria: il vaccino avrà un impatto significativo già in estate, ma si potrà tornare alla vita normale solo il prossimo inverno. Lo dice, intervistato dalla Bbc, il professor Ugur Sahin, cofondatore di BioNTech, l’azienda biofarmaceutica tedesca che sta sviluppando il potenziale vaccino insieme all’americana Pfizer.
BREXIT E TURCHIA: DUE SPINE PER LAGARDE
All’insegna dell’Asia anche l’appuntamento più simbolico: Thomas Bach, il presidente del Comitato Olimpico internazionale, oggi è a Tokyo per valutare la possibilità di svolgere i giochi olimpici nel 2021, missione impossibile vista dagli Stati Uniti e dall’Europa, ma a portata di mano del Continente asiatico: negli Usa ieri si sono registrati 740 decessi per milione di abitanti. In Cina 3, in Giappone (dove peraltro i contagiati, 1.722 sabato, tornano a crescere) 15.
La ripresa asiatica fa risaltare ancor di più i problemi dell’Occidente, alle prese con la problematica transizione al potere alla Casa Bianca ma anche con i nodi dell’Europa, dove divampano due focolai di crisi.
Giovedì la Banca centrale della Turchia dovrà tentare di arginare la crisi della lira, in recupero dopo le dimissioni del governatore, tra l’altro genero di Erdogan. I mercati sono convinti che sia necessaria una svalutazione nell’ordine di vari punti percentuali.
Ancora più caldo il capitolo Brexit: nel fine settimana si è consumata la frattura tra Dominic Cummings, lo stratega del divorzio del Regno Unito dalla Ue, e il governo di Boris Johnson. Il premier, perso l’alleato più importante con la sconfitta di Donald Trump, dovrà fare i conti con Joe Biden, il presidente Usa di origine irlandese che già si è schierato contro Londra. Giovedì il consiglio Ue sarà dedicato alla questione Brexit. Se non ci sarà intesa sull’accordo post Brexit entro giovedì, la Commissione dovrebbe far scattare i piani d’emergenza per un’uscita “hard” del Regno Unito dal mercato interno e dall’unione doganale. Poco mosso stamane il cross euro sterlina.
In settimana la presidente della Bce Christine Lagarde parlerà tre volte (la prima oggi). Potrebbe essere l’occasione per anticipare una parte del pacchetto di aiuti all’economia da varare entro l’anno.
FT: IL VACCINO FARÀ BENE ALLO SPREAD
Il Financial Times sottolinea stamane che, nell’attesa dell’intervento della Bce, lo spread tra Btp e Bund, sceso in settimana sotto i 120 punti (ai minimi dall’aprile 2018), sembra destinato a calare anche per l’effetto del vaccino anti-Covid. Fa discutere però l’intervista del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ieri a Repubblica. L’idea della cancellazione del debito e di associarla alla sostenibilità è “benzina”, ha detto un funzionario dell’Ue. Oltre al fatto che secondo il trattato è illegale, alcuni investitori potrebbero iniziare a dubitare della sostenibilità del debito dell’Italia.
BTP a 0,66%. Il premier Conte, il ministro dell’Economia Gualtieri e i capidelegazione della maggioranza si sono riuniti per chiudere la manovra, che dovrebbe essere inviata a inizio settimana alle Camere. Tra le misure in campo: 400 milioni per l’acquisto dei vaccini anti-coronavirus e dei farmaci per la cura dei pazienti Covid, 537 milioni per assumere medici specializzandi, 335 milioni per l’aumento agli infermieri, 70 milioni per i tamponi rapidi da affidare ai medici di base. Cinque miliardi per la Cig Covid, per le imprese vengono prorogate misure come il prestito Garanzia Italia e il Fondo per le Pmi, i contributi a fondo perduto e la decontribuzione per chi investe nel Mezzogiorno o assume giovani sotto i 35 anni. Oggi la bozza della manovra sarà discussa in Consiglio dei ministri.
LAEL BRAINARD VERSO LA GUIDA DEL TESORO
In attesa dell’arrivo dello staff di Joe Biden alla Casa Bianca, i mercati guardano al dato macro Usa più importante della settimana, cioè l’andamento dei consumi, in frenata dopo che si è esaurito il pacchetto di aiuti per due triliardi di dollari della scorsa estate. Da seguire in questa chiave i conti dei colossi della grande distribuzione, da Wal Mart a Target e Home Depot. Riflettori di Wall Street puntati anche su Boeing: in settimana l’ente federale potrebbe dare il via libera ai voli del 737 Maxi.
Dopo lo stop elettorale, i mercati danno per scontata una nuova iniezione di liquidità. Anche per questo sale l’attesa per il nuovo ministro del Tesoro Usa, con ogni probabilità una donna. Favorita è Lael Brainard, 58 anni, biondissima e giovanile, in arrivo dalla Fed. L’outsider è nientemeno che Janet Yellen, l’ex presidente della Fed.
Da seguire a Piazza Affari la quotazione di Nexi: la società ha raggiunto l’accordo con la danese Nets per l’integrazione dei due gruppi. Dall’unione nascerà un colosso europeo dei pagamenti digitali da 2,9 miliardi di ricavi.
A Londra saranno pubblicati i conti di Vodafone.