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Fincantieri, effetto Covid su ricavi ed ebitda

Il neo direttore generale Gallia: “Torneremo alla normalità nel 2022” – 8 navi da crociera e 8 militari da consegnare nel 2021 – Titolo in rialzo

Fincantieri, effetto Covid su ricavi ed ebitda

Fincantieri ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un margine operativo lordo pari a 200 milioni di euro, in calo dai 306 ricalcolati dal gruppo per un confronto omogeneo con i nove mesi dello scorso anno. Il dato sconta la riduzione dei volumi di produzione dei siti italiani del gruppo con un Ebitda margin di 5,7%, in rialzo rispetto al 5% del primo semestre (7,3% al 30 settembre 2019).

L’impatto della pandemia di Covid-19 colpisce i ricavi, calati del 16,2% da 4,22 a 3,53 miliardi di euro, con una perdita di 3,1 milioni di ore di produzione rispetto a quelle previste (-19%) e un corrispondente mancato avanzamento dei ricavi nel periodo pari a euro 945 milioni (790 milioni riferibili solo al primo semestre). 

Cresce di 736 milioni l’indebitamento, arrivato a quota 1,425 miliardi a causa delle “dinamiche tipiche del capitale circolante relativo alla costruzione di navi da crociera, accentuato dallo slittamento della data di consegna di due unità cruise e di parte degli incassi commerciali attesi nel periodo”.

Riguardo alle prospettive a medio-termine il gruppo della cantieristica scrive che “la conservazione dell’attuale carico di lavoro, perseguita grazie alla partnership consolidata con i propri clienti, e la capacità di cogliere le sfide dettate dal contesto globale, attraverso la strategia di diversificazione, fanno presumere che il Gruppo potrà tendenzialmente tornare ai livelli di crescita e marginalità incorporati nell’attuale portafoglio”.

Passando al solo terzo trimestre, l’ebitda si è attestato a 81 milioni di euro mentre la marginalità è al 7%. I due parametri “evidenziano una produzione in ripresa e sostanzialmente in linea con quella ante Covid-19″, commenta la società. 

Il gruppo della cantieristica indica un carico di lavoro complessivo pari a 36,8 miliardi, circa 6,3 volte i ricavi del 2019, con ordini acquisiti per euro 1,9 miliardi: il backlog al 30 settembre 2020 è pari a 26,9 miliardi con 88 navi in portafoglio in consegna fino al 2027, e con un soft backlog che cresce a 9,9 miliardi.

Parlando dei singoli settori, nella costruzione di navi il gruppo registra un ebitda di 191 milioni (327 milioni al 30 settembre 2019), con una marginalità che risente “del minore avanzamento della costruzione di navi cruise e dei programmi militari in Italia” mentre il cruise della controllata Vard “risulta sostanzialmente in pareggio, in linea con il piano di ristrutturazione della controllata avviato nel corso del 2019”. L’ebitda del settore offshore e navi speciali “è in pareggio (-48 milioni), a conferma delle scelte del piano di ristrutturazione” avviato lo scorso anno”. Il settore Sistemi, Componenti e Servizi, registra un ebitda di 37 milioni (55 milioni).

Il 2021 sarà “un anno di transizione” per Fincantieri mentre “una nuova normalità” è attesa per il 2022. Questo il commento del neo direttore generale di Fincantieri, Fabio Gallia, nella conference call sui risultati dei nove mesi parlando delle prospettive del gruppo della cantieristica alle prese con gli effetti della pandemia. 

L’Ad Giuseppe Bono ha sottolineato invece che i risultati “rispecchiano le difficoltà di un momento storico tra i più delicati per l’economia mondiale e che la stessa Fincantieri abbia mai affrontato”. In una situazione così “eccezionale” – ha aggiunto – “ritengo sia da sottolineare la nostra capacità di guardare al futuro e di assicurare ai nostri azionisti e agli altri nostri stakeholders una stabilità e una continuità di lavoro per i prossimi anni”. 

Parlando degli sviluppi del business, l’Ad ha spiegato che nelle crociere emerge una ripresa molto graduale, mentre nel militare, oltre alla recente prestigiosa commessa per le navi destinate alla US Navy, sono in corso negoziazioni concrete con paesi esteri per l’esportazione di fregate FREMM.

La società ha indicato infine di aver concluso le trattative con gli armatori clienti per riprogrammare le scadenze delle consegne di nuove navi a seguito della pandemia di Covid-19. Le slide diffuse durante la conference call mostrano nel cronoprogramma 8 navi da crociera e 8 navi militari da consegnare l’anno prossimo mentre nel 2022 sono previste altre 7 navi da crociera e 8 militari. Il portafoglio ordini complessivo è di 88 navi fino al 2027 e comprende anche le navi speciali e l’offshore. Per il settore trainante delle navi da crociera, Fincantieri indica la consegna di 10 nuove navi nel 2023.

A Piazza Affari il titolo Fincantieri guadagna l’1% a 0,586 euro.

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