Si riaccendono le speranze sul vaccino anti-covid e le Borse si infiammano, con il Ftse Mib che tocca i massimi da marzo.
A causare l’impennata dei listini è l’annuncio di Pfizer secondo cui il vaccino sviluppato insieme alla tedesca BioNTech ha dimostrato un’efficacia superiore alle previsioni nel proteggere le persone dal Covid-19. Lo studio è arrivato alla fase 3 e i risultati indicano che l’efficacia del vaccino supera il 90% nei primi 94 soggetti a cui è stato iniettato. Risultati positivi che accelerano l’avanzata del prodotto verso una sua applicazione diffusa. BioNTech ha infatti annunciato l’intenzione di chiedere alle agenzie regolatore l’autorizzazione alla messa in commercio con procedura d’urgenza già la prossima settimana, con il via libera che almeno negli Usa potrebbe arrivare a fine mese. Pfizer e BioNTech prevedono di poter consegnare 50 milioni di dosi nel mondo entro quest’anno e 1,3 miliardi nel 2021.
“Speriamo di poter andare avanti e ottenere questo vaccino per fermare il virus”, ha detto Kathrin Jansen, capo della ricerca e sviluppo dei vaccini di Pfizer in un’intervista.
La cautela è d’obbligo, dato che i dati sono ancora incompleti e sarà necessario del tempo per essere certi che il vaccino funzioni, ma alle Borse già galvanizzate dalla vittoria di Biden alle elezioni USA bastano queste indicazioni per strappare al rialzo.
Milano, che in mattinata segnava +2%, è schizzata a +5,98%, massimo da 8 mesi, alle 16 segna +5,76% a quota 20.814 punti base. In corsa anche Parigi (+7,85%), Madrid (+8,49%) e Francoforte (+5,69%) dove il titolo BioNTech guadagna oltre il 14,78%%. In forte rialzo la Borsa americana con il Dow Jones e lo S&P 500 che guadagnano rispettivamente il 5,32%% e il 3,18%. Sale dell’1,27% il Nasdaq. Schizza Pfizer, con le azioni che si avviano ad aprire le contrattazioni con un rialzo del 6,59%.
Sul Ftse Mib corrono le banche, con Bper (+12,5%), Unicredit (+14,38%) a fare da apripista. In forte rialzo anche Leonardo (+14,52%), che rimbalza dopo il tonfo di venerdì, ed Eni (+13,24%).
Acquisti anche su Stm che arriva ai massimi dal 2002 dopo l’aumento delle stime per il quarto trimestre della concorrente Infineon.
Tra i titoli del Ftse Mib in rosso c’è Diasorin (-15,66%), sull’ipotesi che l’arrivo del vaccino di Pfizer potrebbe rendere meno rilevante il ruolo dei test anti-Covid.
Sul resto del listino azionario balza l’As Roma (+38,33%) dopo il fallimento dell’opa a sconto del neo proprietario Dan Friedkin e il conseguente stop al delisting.
Passando all’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 120 punti base (-3,24%), con il rendimento del BTp decennale sotto il minimo storico dello 0,6%.
Sul fronte dei cambi, l’euro resta forte sul dollaro a 1,188, mentre il prezzo del petrolio si impenna con il Brent a quota 42,88 dollari al bari (+8,69%).
(Ultimo aggiornamento ore 16.16 del 9 novembre).