La Banca centrale europea si prepara a ricaricare il bazooka. Al termine del consiglio direttivo di giovedì, l’Eurotower ha annunciato che a dicembre “ricalibrerà” le misure di politica monetaria in modo “appropriato a rispondere all’evolversi della situazione”. La numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha precisato in conferenza stampa che la revisione “riguarderà tutti gli strumenti” a disposizione di Francoforte, “nessuno escluso”.
Tra un mese, quindi, l’istituto centrale approverà un nuovo allentamento monetario per arginare la devastazione economica prodotta dalle misure anti-Covid. Intanto, la pandemia corre a un ritmo ogni giorno più alto e – sempre giovedì – Germania e Francia hanno varato nuove restrizioni per tamponare i contagi, ormai fuori controllo.
“L’Eurozona sta perdendo slancio più rapidamente del previsto – ha continuato Lagarde – La ripresa dei contagi di Covid ha causato un chiaro deterioramento sulle prospettive economiche nel breve termine. I dati del terzo trimestre, che saranno pubblicati domani, potrebbero sorprendere al rialzo, mentre quelli del quarto al ribasso”. Per questo Lagarde chiede all’Europa di “rendere operativo senza ritardi” il Next Generation Eu, superando i contrasti degli ultimi mesi sul Recovery Fund e sul bilancio Ue 2021-2027.
Nel comunicato diffuso dopo la riunione del board, la Bce spiega che il mese prossimo il Consiglio “valuterà attentamente le informazioni che giungeranno, incluse le dinamiche della pandemia, le prospettive della diffusione di un vaccino e i tassi dei cambi”. A dicembre, inoltre, saranno disponibili le nuove previsioni economiche dei tecnici della Bce, “che consentiranno un riesame delle prospettive e dei rischi”.
In ogni caso, lo scenario è fosco: secondo Lagarde, si profila una “moderazione significativa” dell’attività economica dell’area euro nel quarto trimestre, che colpirà soprattutto i servizi, il settore più danneggiato dalle misure restrittive contro la diffusione del Covid.
Quanto all’inflazione, “rimarrà negativa nell’Eurozona fino a inizio 2021 – ha aggiunto Lagarde – Le pressioni sui prezzi continueranno a essere sottotono a causa degli apprezzamenti dell’euro e della domanda debole, in particolare su settori come il turismo”.
Per il momento, comunque, rimane confermato a 1.350 miliardi di euro l’importo del programma emergenziale di acquisto titoli contro gli effetti della pandemia (il Peep, varato a marzo e potenziato a giugno), che durerà “almeno fino alla fine di giugno 2021”.
Confermata anche l’intenzione della Bce di reinvestire sugli stessi prodotti – almeno fino alla fine del 2022 – i proventi dei titoli acquistati con il Pepp e poi giunti a scadenza.
Per il momento non cambia nemmeno il quantitative easing “tradizionale”, il programma di acquisto titoli in corso già prima della pandemia, che prosegue al ritmo di 20 miliardi al mese.
Infine, come previsto, i tassi d’interesse ufficiali dell’area euro rimangono ai minimi storici: zero sulle operazioni di rifinanziamento principali, 0,25% su quelle marginali e -0,50% sui depositi nelle casse della Bce.
Dopo la conferenza stampa di Lagarde, Piazza Affari inverte la rotta e si porta in territorio positivo dello 0,3%.