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Risparmio: come farne il motore della ripresa post Covid

Durante l’evento R-Evolution di Assogestioni si è parlato delle sfide post Covid e sul ruolo del risparmio come motore dell’evoluzione futura – Perissinotto (Eurizon): “la scelta migliore è un’asset allocation diversificato con una componente di rischio o volatilità più elevata”. Mossa (Banca Generali) durante il convegno ABI: “In pochi anni tutto ciò che è targato ESG supererà le proposte tradizionali di investimento finanziario”

Risparmio: come farne il motore della ripresa post Covid

Il risparmio al centro nel mondo post Covid. In uno scenario guidato dall’incertezza economica scatenata dalla pandemia, la propensione al risparmio, non solo degli italiani, è cresciuta enormemente. Secondo le rilevazioni della Banca d’Italia, tra fine 2019 e luglio 2020, i depositi delle famiglie sui conti correnti delle banche italiane sarebbero aumentati di oltre 36 miliardi di euro. Tanta liquidità che però rimane “ferma” a discapito della ripresa economica.

Investire questa massa di liquidità fornirebbe un grande stimolo all’economia reale, ovvero la capacità produttiva del Paese. Tuttavia, “gli italiani sono sempre stati fantastici risparmiatori, ma non necessariamente ottimi allocatori”, ha affermato Saverio Perissinotto, AD di Eurizon, in occasione della conferenza “Il fattore “R” a sostegno del mondo post-Covid” durante l’evento R-Evolution targato Assogestioni-FocusRisparmio.

In un mondo finanziario, come quello attuale, caratterizzato da tassi a zero se non addirittura negativi, “la scelta migliore – ha dichiarato Perissinotto – è andare verso un’asset allocation più diversificata e con una componente di rischio o di volatilità implicita più elevata”.

Un passo non facile visto che i “risparmiatori italiani temono la volatilità e spesso la confondono con il rischio – ha continuato l’AD di Eurizon -. Noi asset manager sappiamo gestire il rischio, offrendo soluzioni di prodotto che sono rispondenti alle diverse propensioni dei risparmiatori. Ma credo sia fondamentale la creazione di un patto tra noi che facciamo produzione, il mondo della grande distribuzione e il regolatore che crea le condizioni, per trasformare il risparmiatore italiano in un investitore consapevole”.

Qui entrano in gioco le risorse messe in campo dall’Europa come il Recovery Fund, il Sure e il MES. Queste possono fornire uno stimolo importante all’economia reale, “se ben indirizzate”, e con riscontri positivi anche sui mercati perchè “le Borse salgono se c’è crescita economica. È chiaro che bisogna approntare progetti che facciano partire un volano dell’economia reale che sia assolutamente rilevante” – ha concluso Perissinotto.

Si tratta di rilanciare l’economia del Paese avvicinando il risparmio privato ad investimenti in economia reale. E allo stesso tempo, il cliente retail deve essere tutelato. La Banca Generali si muove in questa direzione, come sottolineato da Gian Maria Mossa, AD Banca Generali durante il convegno annuale di ABI.

“Per favorire questo abbiamo rilanciato il tema del risparmio finalizzato con piani di accumulo e puntato su nuove strategie d’investimento come il Fia e l’Eltif del nostro contenitore BG4Real”- ha sottolineato il manager.

Sempre più rilevante è il tema della sostenibilità. “In pochi anni tutto ciò che è targato Esg supererà le proposte tradizionali – ha continuato Mossa-. A tal senso le banche hanno un’opportunità di business enorme in questo periodo – Ormai il 50% della raccolta oggi deriva da investimenti Esg”.

L’AD di Banca Generali ha concluso parlando della figura del consulente e di come, nonostante il Covid ci abbia insegnato l’importanza della digitalizzazione, “il recupero del rapporto umano e del dialogo è fondamentale”.

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