Leonardo Del Vecchio non si ferma e sale oltre il 10% di Mediobanca. Lo ha comunicato alla Consob precisando di aver acquistato con la sua Delfin lo 0,2% di azioni di Mediobanca e di essere perciò arrivato al 10,16 del capitale di Piazzetta Cuccia.
Del Vecchio, l’ex Martinit che è diventato uno degli imprenditori di maggior successo e uno degli uomini più ricchi d’Italia, precisa anche di non avere soci nell’operazione Mediobanca nè intenzioni ostili ma di essere pronto a salire ancora se il mercato gli offrirà l’opportunità.
Ma le novità in questa storia che da mesi anima il capitalismo italiano sono due. La prima e più importante, come evidenzia “la Repubblica” di stamattina, è che a finanziare Del Vecchio per i nuovi acquisti di azioni Mediobanca sono state le maggiori banche italiane e cioè Unicredit e Intesa Sanpaolo. Se Unicredit non è una sorpresa considerando gli eccellenti rapporti tra Del Vecchio, che è anche socio storico della banca, e Jean-Pierre Mustier, l’Ad di Piazza Gae Aulenti, non era affatto scontato che un prestito a Delfin arrivasse da Intesa Sanpaolo. In passato i rapporti tra Del Vecchio e Intesa erano stati freddini ma la decisione del capo di Luxottica di non scendere in campo a favore di Ubi in occasione dell’Opa lanciata da Carlo Messina è stata evidentemente molto apprezzata da Intesa Sanpaolo e ha aperto nuovi orizzonti.
Che cosa significa tutto questo? Che Del Vecchio lancia un messaggio molto chiaro, anche se non ostile, al vertice di Mediobanca e, alla fin fine, all’intero sistema Italia facendo capire di avere le spalle molto larghe, non solo per la sua immensa disponibilità di risorse finanziarie ma per l’evidente appoggio che gli viene dal mondo delle banche e in particolare da quelle più importanti.
Ora i riflettori si spostano sull’assemblea di Mediobanca del 28 ottobre che deve provvedere al rinnovo del board per il quale sono in corsa tre liste: una presentata dal board uscente e capitanata dall’Ad Alberto Nagel, una di Assogestioni e la terza del fondo attivista Bluebell. Come voterà Del Vecchio? Di sicuro non sosterrà la lista di Nagel ma la curiosità è quella di capire se la lista del board uscente di Mediobanca sarà o no la più votata perchè, se per caso non lo fosse, il segnale di sfiducia sarebbe palese, con tutte le conseguenze del caso.