Rinvio per i contributi delle Casse private. A causa dell’epidemia da Covid-19, quasi tutte le casse previdenziali private italiane hanno fatto slittare la scadenza per il saldo dei contributi integrativi (su fatturato) e soggettivi (sul reddito) relativi all’anno 2019. È quanto emerso dall’assemblea dei presidenti degli Enti previdenziali privati (Adepp), che ha chiesto un chiarimento in merito ai ministeri dell’Economia e del Lavoro. Il dubbio riguarda la legittimità delle proroghe varate dalle casse: passati 30 giorni dalle delibere, vale il principio del silenzio assenso da parte dei ministeri?
In attesa di chiarimenti, vediamo quali sono le nuove scadenze stabilite dalle principali casse previdenziali private per il saldo 2019.
AVVOCATI
Pagamento in unica soluzione entro il 31/12/2020 oppure in due rate: la prima entro il 31/3/2021 e la seconda entro il 31/3/2022.
BIOLOGI
Prima rata entro il 15/10/2020; seconda rata entro il 31/12/2020.
COMMERCIALISTI
Pagamento in unica soluzione entro il 20/12/2020 oppure in 2, 3 o 4 rate di pari importo per la sola eccedenza del contributo soggettivo (ma maggiorate di interessi legali) entro il 20/12/2019, 31/3/2021, 30/6/2021 e 30/9/2021.
FARMACISTI
Il nuovo calendario delle rate è il seguente: 30/6/2020; 31/7/2020; 31/8/202; 30/9/2020.
GIORNALISTI
Pagamento in unica soluzione entro il 31/10/2020 oppure in tre rate di pari importo (maggiorate degli interessi) entro il 31/10/2020, 30/11/2020 e 31/12/2020.
INGEGNERI E ARCHITETTI
31/12/2020 il saldo 2019; 31/8/2020 il saldo 2019 del contributo integrativo (solo per gli iscritti all’Albo e non alla Cassa e per le società d’ingegneria).
MEDICI E ODONTOIATRI
Quota A: pagamento in unica soluzione entro il 30/9/2020, oppure in quattro rate entro il 30/9/2020, 31/10/2020, 30/11/2020 e 31/12/2020.
Quota B: pagamento in unica soluzione entro il 31/10/2020, oppure in due rate entro il 31/10/2020 e il 31/12/2020; o ancora in 5 rate entro il 31/10/2020, 31/12/2020, 28/2/2021, 30/4/2021 e 30/6/2021 (solo le rate che scadono nel 2021 sono maggiorate degli interessi legali).
NOTAI
Il contributo mensile va pagato entro la fine del mese successivo a quello di competenza.
PSICOLOGI
La nuova scadenza è il 31/12/2020.
VETERINARI
Pagamento entro il 28/2/2021
IL SOSTEGNO DELLE CASSE AI PROFESSIONISTI IN TEMPO DI COVID
Nel suo primo rapporto sul Welfare, l’Adepp scrive che, “secondo alcune previsioni”, la crisi innescata dal Covid-19 “causerà la cessazione dell’attività di circa 100mila professionisti nel biennio 2020-2021”. Il che aumenterà la pressione sulle casse previdenziali – molte delle quali erano in crisi già prima dell’epidemia – mettendo a rischio le pensioni future dei giovani professionisti di oggi.
“Dai primi di marzo – scrive ancora l’Adepp – le Casse hanno attivato e implementato misure di Welfare ad hoc per fronteggiare la crisi anche anticipando e gestendo l’indennità pari a 600 euro mensili per i mesi di marzo e aprile”, nonché quella di mille euro relativa a maggio. “Per ogni mese – prosegue il rapporto – sono state ammesse al pagamento in media 495.000 richieste su un totale di iscritti attivi (non pensionati) di 1.298.000”.
Inoltre, spiega l’Associazione, sono state prese “misure rivolte ai singoli professionisti e a sostegno della loro attività professionale, concedendo ulteriori bonus cumulabili con l’indennizzo pubblico, finanziamenti a tasso zero, contributi per i canoni di locazione dello studio professionale e per l’acquisto di beni strumentali, agevolazioni per il credito anche mediante la stipula di nuove convenzioni con banche e assicurazioni”.
Non solo: le Casse hanno anche previsto “l’erogazione di indennità a seguito di ricovero e per quarantena (obbligatoria e/o fiduciaria), rimborsi post-ricovero, contributi per la diagnostica (tamponi, test sierologici, etc.), consulenza telefonica o di video-consulto medico specialistico, nonché polizze sanitarie gratuite per indennizzi in caso di infezione da virus SARS-CoV-2”.
La spesa complessiva per le prestazioni di Welfare – sia attivo che assistenziale e strategico -erogate dalle Casse ammonta a 509 milioni di euro. Al fine di garantire ai propri iscritti effettive forme di tutela e sostegno, le Casse – nei limiti della disponibilità di bilancio dopo aver provveduto all’assistenza obbligatoria – attingono le risorse da destinare alle misure di Welfare dalla contribuzione integrativa, o dal contributo soggettivo supplementare, o dalle sanzioni e gli interessi per l’inosservanza degli obblighi contributivi e degli obblighi in materia di comunicazioni, nonché dagli ulteriori e aggiuntivi risparmi di gestione.
Fonte: I Rapporto Adepp sul Welfare