Fiat Chrysler interrompe l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e torna alla piena occupazione nel polo produttivo di Torino, che comprende gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco. A rendere possibile questa decisione sono stati gli investimenti sull’elettrificazione.
A fine settembre, Fca smetterà di utilizzare nei due impianti il contratto di solidarietà, riportando quindi al lavoro tutti i dipendenti del polo.
L’azienda ha annunciato inoltre l’assunzione di 20 apprendisti specializzati, che andranno ad aggiungersi ai 50 in fase di inserimento.
Tutte queste iniziative sono collegate al lancio dei nuovi modelli completamente elettrici (500 e Ducato) e dell’ibrido Ghibli Hybrid di casa Maserati.
Nel corso di un question time alla Camera, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha sottolineato che “da fine settembre” il polo produttivo torinese “non farà più uso di ammortizzatori sociali, ma ci sarà la piena occupazione, perché gli ordini sulla 500 full eletric sta andando bene. È una buona notizia”.
Intanto, a Mirafiori prosegue anche il lavoro per la produzione di mascherine chirurgiche, attività a cui è destinato l’utilizzo degli impianti per tre turni di lavoro al giorno.
Sul versante societario, Fca fa sapere che – in vista della fusione – Psa ha riacquistato 10 milioni di azioni ordinarie Peugeot da Dongfeng Motor Group, pari a circa l’1,10% del capitale della società. Le azioni saranno cancellate dopo il regolamento dell’operazione (che avverrà il 25 settembre).
“Seguiamo con attenzione l’evoluzione della fusione tra Fca e Psa – ha aggiunto Patuanelli – Non siamo ancora arrivati alla preoccupazione, perché abbiamo segnali che ci mostrano che il piano di Fca in Italia, grazie anche alla garanzia richiesta e agli impegni aggiuntivi richiesti al gruppo, sta dando i primi risultati”. Altrimenti, ha detto ancora il ministro dello Sviluppo economico, “non sarebbe stata possibile la comunicazione che gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco concluderanno gli ammortizzatori sociali” tornando alla piena occupazione.