Al via il pagamento del ristoro offerto ai soci della Popolare di Bari. Lo ha annunciato il commissario Antonio Blandini nel corso dell’audizione tenuta davanti alla Commissione Banche sullo stato di salute dell’istituto pugliese.
L’operazione sarà avviata “nei prossimi giorni” e completata “nel corso dell’amministrazione straordinaria”, dunque entro il prossimo 15 ottobre, quando secondo le previsioni l’assemblea dovrebbe ricostituire gli organi della banca, ponendo fine alla gestione commissariale.
Pop Bari ha proposto ai soci un indennizzo pari a 2,38 euro per azione. Alla proposta ha aderito il 63% dei soci destinatari con un numero di azioni della banca pari a circa il 61% del controvalore in euro delle azioni complessivamente detenute dai destinatari della proposta. In totale la banca pagherà 44 milioni di euro.
Blandini ha poi affrontato il tema relativo alla messa in sicurezza della banca dal punto di vista patrimoniale. Secondo il commissario, la Popolare di Bari dovrà affrontare ancora due in perdita per poi arrivare al pareggio di bilancio nel 2022 e a un risultato economico positivo nel 2023-2024.
Il commissario ha spiegato che, al momento dell’avvio dell’amministrazione straordinaria, “la situazione di partenza era assolutamente delicata dal punto di vista industriale” con un rapporto cost/income “fra i peggiori in Italia”. Per questo, ha continuato, dopo “la stabilizzazione patrimoniale con 1,6 miliardi di euro da parte di Fitd e Mcc, ora c’è bisogno di attuare “le misure previste dal piano industriale” anche se “gli effetti della pandemia Covid” apportano “elementi di incertezza”.
Sul prossimo futuro si è espresso anche l’altro commissario straordinario, Enrico Ajello, secondo cui “il piano 2020-2024 prevede perdite con relativi effetti su patrimonio ma è un piano elaborato a partire dal 2010-2020 in una situazione pre Covid. Nel secondo semestre sono presenti incertezze e volatilità elevate sia per la Bari sia per tutte altre banche”.
Per questo motivo, la nuova governance, la cui elezione è prevista nell’ambito dell’assemblea del 15 ottobre potrà avere “nel secondo semestre” un quadro più chiaro degli effetti e degli oneri di ristrutturazione e ” formulare previsioni sulla base di dati concreti e fattuali”.