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Lavoro: dai medici ai meccanici, i profili più richiesti fino al 2024

In un report sui fabbisogni occupazionali 2020-2024 Unioncamere prevede che il mercato avrà bisogno di 900mila laureati, 900mila diplomati e 680mila persone con qualifica professionale – Ecco i profili più richiesti

Lavoro: dai medici ai meccanici, i profili più richiesti fino al 2024

Mentre gli ultimi dati sull’occupazione mostrano una realtà sempre più preoccupante, Unioncamere lancia una stima sui fabbisogni occupazionali tra il 2020 e il 2024 che consegna nuove speranze per il futuro.

Lo studio, elaborato nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, sostiene che nei prossimi 5 anni le aziende avranno bisogno di 900mila laureati, 900mila diplomati e 680mila persone con qualifica professionale per integrare o sostituire i futuri pensionati. Attenzione però “per gli indirizzi di formazione e istruzione professionale si prospettano le maggiori difficoltà, visto che, in 4 casi su 10, non saranno disponibili sul mercato”, avverte Unioncamere. 

Scendendo nei dettagli, il 69% del fabbisogno occupazionale si concentrerà su laureati e diplomati, il 26% su personale con qualifica professionale, il 5% su personale senza particolari qualifiche o titoli di studio.

LAUREATI: LE PROFESSIONI PIÙ RICERCATE

Tra i laureati, la domanda si concentrerà soprattutto su 5 indirizzi: 

  • indirizzo medico-paramedico, per cui si stima saranno necessari 173mila unità, l’indirizzo economico (119mila unità), 
  • ingegneria (117mila unità), 
  • insegnamento e formazione (104mila unità),
  • area giuridica (88mila unità).

Il report confronta il fabbisogno di laureati con l’offerta prevista di neolaureati, arrivando alla conclusione che “si potrebbero verificare a livello nazionale situazioni di carenza nell’offerta di competenze medico-sanitarie (con 13.500 figure mancanti mediamente ogni anno), come nei diversi ambiti scientifici e dell’ingegneria. Mentre al contrario eccedenze di offerta si potrebbero verificare negli ambiti politico-sociale o linguistico”.

DIPLOMATI: COSA CERCA IL MERCATO

Parlando di diplomati il 35% delle richieste riguarda l’indirizzo amministrativo che tra il 2020 e il 2024 avrà bisogno di 260mila persone. Al secondo posto industria e artigianato, con 243mila diplomati concentrati soprattutto nell’indirizzo meccanico (39%) e nell’elettronica (24%). Seguono licei (137mila unità), turismo (78mila unità) e indirizzo socio-sanitario (66mila unità). Facendo un confronto tra domanda e offerta, secondo Unioncamere “si osserva una situazione di eccesso di offerta per i licei e per l’indirizzo tecnico del turismo, enogastronomia e ospitalità”.

FORMAZIONE PROFESSIONALE: LE RICHIESTE

Infine, per quanto riguarda la domanda di occupati per gli indirizzi dell’Istruzione e Formazione Professionale, l’analisi di Unioncamere si stima che il fabbisogno si concentrerà nei seguenti settori:

  • ristorazione (155mila unità), 
  • benessere (113mila unità), 
  • meccanico (100mila unità), 
  • servizi di vendita (64mila unità) 
  • amministrativo segretariale (51mila unità). 

“Il mismatch domanda-offerta per l’istruzione e formazione professionale si presenta eclatante, essendoci un’offerta complessiva in grado di soddisfare solo il 60% della domanda potenziale (fabbisogno medio annuo di 137mila unità contro un’offerta annuale di appena 85mila unità), con situazioni ancora più critiche per gli indirizzi della meccanica, del legno-arredo, della logistica e dell’edilizia”, conclude il report che sottolinea la necessità di strutturare adeguatamente l’offerta formativa dotando i giovani di competenze chiave in grado di rispondere nell’immediato alla domanda delle imprese.

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