Seduta volatile per le borse europee, con la Bce che lascia piuttosto freddi i listini e Wall Street che stenta a trovare una direzione nelle prime ore di scambi. La chiusura delle piazze continentali è mista, mentre l’euro si apprezza contro dollaro (a 1,187, dopo una fiammata oltre 1,19) e sterlina (0,92).
Piazza Affari è l’unica in lieve rialzo, +0,25%, grazie agli acquisti su banche e Fiat (+2,85%), che compensano le vendite su Atlantia (-2,61%), farmaceutici e utility. Sono in modesto calo Francoforte -0,23%, Parigi -0,38, Madrid -0,31%, Londra -018%.
Christine Lagarde dunque non travolge i mercati: conferma la politica ultra-accomodante di Francoforte, migliora le stime economiche per l’area, ma sul tema caldo dei cambi resta cauta: ”Il consiglio direttivo ha discusso l’apprezzamento dell’euro ma il tasso di cambio non è un target della nostra politica monetaria”, anche se la Bce monitorerà con “attenzione” la situazione per quanto riguarda gli effetti sull’inflazione.
Dal fronte Usa sembravano invece spirare anche oggi venti positivi, con il Nasdaq pronto a un nuovo, forte, recupero nonostante il dato sulle richieste settimanali di disoccupazione fosse risultato peggiore delle attese. Poi i listini hanno cominciato a frenare, sono passati in rosso e ora sono di nuovo in territorio positivo, ma poco lontani dalla parità. Il cambio di passo più evidente è quello di Apple, passata da forti acquisti a un lieve calo. Per quanto riguarda la battaglia più chic, quella fra Lvmh e Tiffany (entrambe moderatamente positive a Parigi e New York), si registra la contro causa dei francesi ai danni della regina americana dei gioielli, che mostrerebbe conti post Covid, non più adeguati per l’annunciato matrimonio.
Sempre in tema di preziosi, proseguono gli acquisti sull’oro: lo spot gold è in rialzo dello 0,57% a 1957,7 dollari l’oncia. Torna in rosso invece il petrolio e il Brent cede lo 0,7%, scambiando 40,5 dollari al barile.
Il listino principale di Piazza Affari è dominato oggi da Banco Bpm, +7,24%, su cui si riaccende l’appetito in una prospettiva di ripresa del Risiko bancario. Bene anche Mediobanca +4,14%, Bper +2,57%, Unicredit +1,28%; Intesa +0,61%. Quest’ultima, scrive Reuters, è entrata nel consorzio formato dall’operatore di borsa francese Euronext e da Cassa depositi e prestiti per proporre un’offerta congiunta per Borsa Italiana in vista della scadenza fissata per domani. L’indiscrezione arriva dopo che il ministro Roberto Gualtieri ha avuto un colloquio sul futuro di Borsa Italiana con l’ad di Euronext, Stephane Boujinah.
Effervescente Nexi, +6,81%, grazie alla prospettiva di una imminente fusione con Sia e al piano del governo per favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici.
In evidenza Fiat, dopo la conferma del buy di Bofa e all’indomani della presentazione della nuova Maserati. Il ceo di Fca, Mike Manley, ha inoltre confermato che i lavori per la fusione con Psa procedono bene.
In fondo al listino Atlantia, in base a voci che vedono i negoziati con Cassa Depositi e Prestiti sul futuro di Autostrade per l’Italia sono di nuovo in salita.
Perdono A2a -1,71%; Exor -1,65%, Recordati -1,24%, Snam -1,37%. La politica della Bce rassicura il secondario. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 145 punti base (-2,9%) e il tasso del Btp chiude a 1,02%.