Seduta volatile per i listini europei, frenati dal calo di Londra -1,73%, chiusa ieri per festività, e da alcuni dati macroeconomici in chiaroscuro. Dopo vari alti e bassi Piazza Affari perde lo 0,2%, fermandosi a 19.595 punti base. Clima analogo a Parigi -0,18% e Madrid -0,22%, mentre Francoforte guadagna lo 0,19%. Oltreoceano invece Wall Street, dopo un avvio cauto, sta viaggiando al galoppo, non paga dei record raggiunti in agosto. Contribuisce alla buona intonazione il dato Ism manifatturiero, che ha battuto le attese del mercato, mostrando una vivace reazione del comparto. A trascinare gli acquisti è ancora il Nasdaq. Apple sale del 2,4%, dopo lo split azionario, mentre Tesla, che vuole lanciare un aumento di capitale da 5 miliardi di dollari, è in calo del 3%. Protagonista della seduta è Zoom, +34,6%, l’app per le videoconferenze che nei mesi scorsi ha spopolato in tutto il mondo grazie al lockdown. Nel secondo trimestre i suoi ricavi hanno raggiunto i 663,5 milioni di dollari, contro i 500 milioni attesi. Si surriscalda intanto la situazione politica interna, dopo la notizia che gli agenti di Los Angeles hanno ucciso un altro afroamericano.
Molti gli spunti macroeconomici della giornata anche in Europa, alcuni dei quali positivi per l’Italia. Sale infatti il Pmi manifatturiero in agosto a 53,1 punti dai 51,9 punti di luglio e segna un passo avanti per il secondo mese consecutivo. Si tratta della crescita più alta dei principali paesi europei, tra i quali Germania (52,2), Spagna (49,9) e Francia (49,8). Sopra 50 punti, il Pmi indica un’espansione economica. Migliora leggermente anche l’occupazione, dopo quattro mesi di flessione. Lo mette in luce l’Istat, facendo riferimento al mese di luglio, +0,4% (+85mila), anche se da febbraio gli occupati sono scesi di quasi mezzo milione. In Germania migliora la stima relativa al calo del pil 2020, non più -6,3% come si ipotizzava in aprile, ma -5,8%.
Delude però l’inflazione. Secondo la stima flash di Eurostat ad agosto, mese in cui le misure anti-Covid erano revocate, il tasso annuale dell’Eurozona è -0,2%, in calo rispetto allo 0,4% di luglio. Per l’Italia Eurostat stima addirittura un tasso mensile negativo a -1,3%.
Sul mercato valutario l’euro mantiene una buona intonazione contro il dollaro, con il cambio che si muove intorno a 1,195 dopo aver superato brevemente quota 1,2 per la prima volta dal 2018.
Fra le materie prime, viaggia in rialzo il petrolio: Brent +1,5%, 45,97 dollari al barile. Bene l’oro 1978,1 dollari l’oncia.
In Piazza Affari, dopo le prese di beneficio di ieri, al termine di un mese in progresso, le vendite fiaccano le banche. Bper cede il 2,69%; Unicredit -1,2%. In controtendenza Mediobanca, +0,47%, ancora sostenuta dalla speculazione per un prossimo incremento della quota di Leonardo Del Vecchio.
Arretra Telecom, -2,06%, ben comprata negli ultimi tempi in vista dei cda del gruppo telefonico e di quello di Cdp che ieri hanno dato via libera al progetto per la rete unica. Fra i minori continua a calamitare gli acquisti Tiscali, +61,20%, al terzo giorno di rialzi, dopo la firma, giovedì scorso, del protocollo d’intesa con Telecom per un coinvestimento attraverso la rete secondaria FiberCop.
Fra le big cap perdono Tenaris -1,91%; Saipem -1,73%; Pirelli -1,27%; Fca -1,18%.
In recupero il risparmio gestito, con Banca Generali +3,29% e Banca Mediolanum +3,14%.
Acquisti su Campari, +2,23%, promossa ‘overweight’ da. ‘underweight’ da JP Morgan, con prezzo obiettivo rivisto da 6 a 10 euro.
Bene Nexi +1,88%.
Fuori dal paniere principale segni diversi nella galassia Berlusconi: Mondadori, +6,07%, festeggia la raccomandazione Buy di Equita, con prezzo target in crescita dell’8%. Mediaset perde l’1,87%, dopo la gelata del tribunale olandese che ha bloccato il progetto Mfe accogliendo il ricorso di Vivendi.
Spread in calo a 145 base, -2,04%. Il tasso del Btp 10 anni scende a 1,04%.