I listini europei vanno in orbita, spinti dalla fiducia delle imprese tedesche, dalla prospettiva di un taglio delle tasse da parte di Trump e dallo Sputnik V, il vaccino russo anticovid chiamato così per analogia con il lancio del primo satellite artificiale terrestre nel 1957, che però solleva dubbi nella comunità scientifica internazionale.
Anche Wall Street è partita in rialzo. Lo S&P 500 è vicino ai massimi di tutti i tempi e ieri ha chiuso la settima seduta positiva di seguito, inanellando la migliore serie dall’aprile 2019. Resta indietro il Nasdaq, dopo i recenti record, con i tecnologici ancora in allarme per le tensioni con la Cina.
Il ritrovato appetito per il rischio penalizza decisamente l’oro, sui cui piovono prese di profitto. Il lingotto perde quota 2000 dollari l’oncia. L’oro spot tratta intorno a 1948 dollari (-3,8%) mentre il contratto ottobre 2020 orbita attorno a 1954 dollari (-3,8%).
Piazza Affari chiude in progresso del 2,84%, sotto i massimi di giornata ma oltre quota 20.200 punti. A contendersi il titolo di regina della seduta sono soprattutto le banche, con il settore in ebollizione dopo il successo dell’offerta di Intesa (+2,6%) su Ubi (+1,68%) e gli investitori attratti dalla prospettiva di un effetto domino, a seguito di dichiarazioni e operazioni in corso. In cima al listino è Banco Bpm, +6,92%. L’ad Giuseppe Castagna in un’intervista al Sole 24 Ore ha detto che l’integrazione fra Intesa e Ubi cambia radicalmente lo scenario competitivo, perciò la sua banca si guarda intorno. “Il compito mio e del board è quello di aumentare il valore della banca nell’interesse di tutti gli azionisti, se serve anche attraverso il consolidamento con un’altra banca”.
Altro titolo sotto i riflettori è Mediobanca +5,92%, per le mire di Leonardo Del Vecchio. Secondo notizie stampa la Delfin, holding dell’imprenditore, dovrebbe ottenere dopo ferragosto il via libera dalla Bce a salire dall’attuale 9,99% al 19,99% del capitale dell’istituto di Piazzetta Cuccia, arrivando di fatto al 13-14%. In scia si apprezza Generali (+3,68%), di cui Mediobanca è il principale azionista con il 13%. L’euforia contagia Finecobank +6,08%; Unicredit +4,87%; Bper +5,17%; Banca Generali +4,39%.
Si apprezza l’automotive a livello europeo, favorito dai dati sulle vendite nel settore, salite in Cina del 16,4% a luglio. Si tratta del quarto mese di rialzo consecutivo rispetto ai minimi toccati durante l’epidemia. A Milano chiudono la seduta in rally Pirelli +6,23%; Fiat +5,27%. Ancora in spolvero Cnh +4,78%. Mette il suo zampino nella top ten dei titoli a maggior capitalizzazione anche Interpump, con un guadagno del 4,9%. Tra le blue chip solo Inwit non partecipa al banchetto, -0,35%.
Fuori dal paniere principale rimbalza la Roma, +11,55% (0,309 euro per azione), nonostante l’acquirente texano abbia confermato che lancerà l’Opa obbligatoria a 0,1165 euro, lo stesso prezzo pattuito per l’acquisto dell’86,6% del club capitolino. “Su questi titoli c’è molta attività da parte dei borsini. Comunque è evidente che a questo prezzo nessuno ha interesse ad aderire all’offerta”, osserva un trader interpellato da Reuters.
Recupera parzialmente anche la Juventus dopo lo scivolone di ieri, +2,6%. Scende lo spread: 142 punti base (-1,68%), con un rendimento del Btp di 0,94%. L’onda verde investe anche gli altri listini europei: Francoforte +2,04%; Parigi +2,41%; Madrid +2,95%; Londra +1,68%.
Tornando da dove siamo partiti il buongiorno si è visto dal mattino, con l’incoraggiante aggiornamento dell’indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche, salito a 71,5 a luglio da 59,3 a fronte dei 58 atteso. Il dato favorisce l’euro, che si muove in positivo sul dollaro, in area 1,178.
Dal fronte russo è arrivata poi la notizia del primo vaccino registrato anti Covid e sviluppato dall’istituto Gamaleya. Il vaccino, ha riferito il presidente Putin, è già stato somministrato, in via sperimentale, anche a una delle sue figlie. Mosca avrebbe già ricevuto richieste per la produzione di 1 miliardo di dosi da 20 Stati, anche se gli esperti avvertono: servono almeno 4-6 mesi per dimostrarne sicurezza ed efficacia. “Il punto è avere un vaccino sicuro per gli americani e per il mondo, non essere i primi”, commenta il ministro della sanità americano, Alex Azar, in un’intervista a ABC.
La corsa questa volta non è per la conquista delle spazio, ma per contrastare un nemico dell’umanità che ha già contagiato oltre 20 milioni di persone nel mondo. In Italia c’è stata un’impennata di positivi nelle ultime 24 ore: 412 casi. Molti sono dovuti ai giovani che tornano dalle vacanze. L’Emilia-Romagna intende fare il tampone a chi rientra da Spagna, Grecia e Malta.
La cappa del coronavirus non soffoca però oggi la spinta degli investitori, che guardano anche alle mosse Usa: da un lato il piano di stimoli per l’economia, dall’altro le parole del presidente statunitense Donald Trump, che ha rinnovato la sua intenzione di tagliare le tasse sulle rendite finanziarie.