Ha solo ventitre anni ma conosce bene il fatto suo, Arianna Fioravanti, terza generazione di una famiglia di viticoltori in quel di San Gimignano in provincia di Siena. Tre anni fa la madre Sabrina Niccolai, che a sua volta aveva raccolto l’eredità dal padre Luano, decise che era il momento di metterla alla prova e lasciarle spazio in azienda, 63 ettari di terreno in proprietà, di cui 53 coltivati a vigneto e 10 destinati a boschi e oliveto. E Arianna non si fece minimamente scoraggiare dalla gravosità dell’impegno. Tutt’altro. Si mise all’opera, spinta dalla passione che la distingue mista a una caparbietà, che è il lato prorompente del suo carattere, e ovviamente da un grande amore per questa magnifica terra piena di storia, decisa a portare aria nuova nell’impresa di famiglia, una realtà fortemente radicata nel territorio, con il sostegno dei fratelli più piccoli Niccolò e Luca. Ma Arianna non si è solo rivelata un’eccellente vignaiola ha anche dimostrato notevoli capacità imprenditoriali dedicandosi nel contempo a gestire anche le strutture dedicate alla ricezione turistica della famiglia: Villa Palagetto in località Monteoliveto, Villa Arnilù in località San Biagio e l’agriturismo La Lucciolaia in località Casaglia, tutte nel comune di San Gimignano.
La produzione dell’Azienda Agricola Palagetto comprende una gamma ampia e articolata di vini che propongono varie interpretazioni della Vernaccia di San Gimignano, vino bianco a Docg, affiancate da produzioni storicamente legate a questa zona come il San Gimignano Doc e il Chianti Colli Senesi Docg, e da altre espressioni ottenute da vitigni internazionali. Ad integrare questo ampio pacchetto vigne ci sono anche 5 ettari a Castelnuovo dell’Abate nel comune di Montalcino, dove sotto il marchio Bellarina, vengono prodotti il Rosso di Montalcino Doc e il Brunello di Montalcino Docg.
Arianna, dopo il suo ingresso ufficiale in azienda, ha affiancato a quella storica dei vini “Palagetto” una linea vini a sua firma – tanto per far capire che a vent’anni ha le idee ben chiare – per offrire al consumatore dei prodotti che alla tipicità territoriale e alla tradizione aggiungessero un elemento di novità frutto di un forte spirito di ricerca in vigna e di nuove tecnologie in cantina: la linea “Arianna” è un biglietto di “benvenuto” per le generazioni future, il nuovo spirito di questa azienda.
In particolare un’ottima sorpresa viene dall’assaggio della Vernaccia di San Gimignano Ventanni 2016 della linea Arianna. E’ un vino dal profilo olfattivo molto gradevole e fragrante, di notevole intensità floreale e fruttata, che si svela dapprima con percezioni setose di fiorellini bianchi, in particolare fiori di mandorlo, che lasciano poi il posto a connotazioni floreali più intense (fresia e gelsomino) e poi a melone bianco maturo e caramella al limone. La bocca esprime pienezza, ottima continuità e buona espressività nei ritorni aromatici. Da segnalare la persistenza lunga e saporita che fa riemergere in fondo la componente salina a riequilibrare la pienezza glicerica del sorso.
Il risultato è stato ottenuto dalla lavorazione di uve vernaccia di San Gimignano in purezza, selezionate su due ettari di vigneto situati in località Monteoliveto nei pressi della cantina di vinificazione, raccolte da ceppi allevati su terreni costituiti di sabbie di origine pliocenica risalenti al periodo compreso tra 6,8 e 1,8 milioni di anni fa, ad una altitudine attorno ai 300 metri sul livello del mare. La vendemmia, manuale in cassette, avvenuta attorno alla metà di settembre, ha portato in cantina uve che sono state diraspate e sottoposte a criomacerazione carbonica prefermentativa per 12 ore, con temperature controllate che si aggirano intorno ai 10°C per poter fissare i precursori aromatici che in fase di fermentazione hanno liberato gli aromi fragranti della vernaccia. Il mosto della prima pressatura è stato sottoposto a decantazione statica; la fermentazione è partita grazie all’inoculo di lieviti criofili ed è avvenuta in acciaio termocondizionato a bassissima temperatura, sempre per preservare il più possibile gli aromi primari delle uve. La fermentazione è poi proseguita in tonneau di rovere francese di secondo passaggio fino alla completa trasformazione degli zuccheri. Il contatto con le fecce di fermentazione è stato prolungato per circa 6 mesi e l’estrazione stimolata da frequenti bâtonnage. Il vino è stato poi successivamente assemblato e lasciato maturare ulteriormente in vasche di cemento per un anno e mezzo circa, cui è seguito un ulteriore affinamento di circa quattro mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
Ventanni è stato il vino precursore della nuova linea Arianna alla quale la giovane produttrice ha affidato il compito di festeggiare il compimento dei suoi venti anni: per questo in etichetta c’è il suo ritratto. Un vino concepito per esaltare i caratteri di determinazione e caparbietà di Arianna, nonché la sua voglia di sperimentare cose nuove alzando sempre di più l’asticella. Arianna vuole arrivare a proporre qualcosa di più intimamente personale, che soddisfi, sempre nel rispetto della materia prima di partenza, il suo desiderio di migliorarsi costantemente, vendemmia dopo vendemmia, mettendo in pratica l’esperienza che sta maturando in una azienda che cresce insieme a lei.
L’inserimento di Arianna nella vita aziendale si è fatto sentire anche nei progetti che già erano in corso e che Arianna ha avuto modo di portare a termine. In particolare si è concluso proprio nel 2018 il percorso, iniziato dalla mamma Sabrina, della conversione in biologico degli oltre 50 ettari di vigneto a San Gimignano, portandolo avanti e introducendo un modello di agricoltura sostenibile che ha richiesto cambi di rotta responsabili nelle pratiche agronomiche ed enologiche.
A partire dalla vendemmia 2018 i vini dell’azienda agricola Palagetto di San Gimignano possono dunque fregiarsi dalla dicitura Vino Biologico, così come da Regolamento Europeo 203/2012.
Nel vigneto della Palagetto, già da molti anni, non vengono utilizzate sostanze chimiche di sintesi quali concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi e pesticidi; così come in cantina le vinificazioni sono sempre state rispettose e non interventiste: è stato semplice adattarsi al rispetto dei processi autorizzati dal regolamento 203/2012.
Il regolamento europeo pone limiti di solforosa totale per i vini biologici rossi secchi a massimo 100 mg/l, mentre per i bianchi secchi sarà massimo di 150 mg/l: in Palagetto i valori si mantengono sotto questi limiti.
Insomma dei vini, quelli della Palagetto, che insieme al piacere di un bere bene offrono la possibilità di un bere sano, pulito, con in più la consapevolezza che tutto è nelle mani di persone che svolgono quotidianamente un lavoro attento e meticoloso nei confronti del proprio patrimonio territoriale.
Palagetto Società Agricola
Via di Racciano, 10
San Gimignano (SI)
0577 943090
ww.palagetto.it–
tasting@palagetto.it
La cantina aziendale, una delle più grandi della zona, è situata a un chilometro e mezzo da San Gimignano, sulla provinciale che porta a Volterra. Si possono effettuare visite guidate che iniziano dal vigneto, per proseguire con un interessante percorso alla scoperta del mondo del vino passando dalla vinificazione dei vini bianchi e dei vini rossi, per proseguire con la visita e la sosta a un’affascinante barricaia e bottaia (con circa 200 barriques e 15 tonneaux), al locale di imbottigliamento, a quello dell’affinamento in vetro ed ial locale di stoccaggio.
Inoltre, l’azienda su richiesta organizza anche degustazioni presso il proprio frantoio di olio extravergine d’oliva. Fra i vini prodotti: Bianco Toscano Vegano IGT, Brunello Montalcino, Rosso di Montalcino, Palagetto Rosso Toscano IGT Solleone, Chianti Colli Senesi Riserva IGT Rosato Toscano IGT Rosato