Con un prezzo di 2.030,72 dollari l’oncia, stamane l’oro ha finalmente superato la barriera dei 2.000 dollari, dopo una lunga corsa: +33% da gennaio. Il rally è in parte la diretta conseguenza della debolezza del dollaro nei confronti dello yen e dell’euro salito oltre quota 1,18 (+5% nel 2020) e dei tassi in costante discesa. ll rendimento del Treasury decennale statunitense ha toccato il livello minimo a 0,51% in sintonia con il Btpm sotto l’1% di rendimento.
STATE STREET HA PIÙ LINGOTTI DI UNA BANCA
Ma ad accentuare la tendenza contribuiscono gli acquisti degli Etf: State Street, scrive il Financial Times, oggi possiede più oro di molte banche centrali. Stanotte il presidente della Fed di San Francisco ha detto che “l’economia avrà bisogno di più stimoli del previsto”. E l’aria di accordo in extremis al Congresso sui sostegni alle famiglie fanno prevedere una nuova innaffiata di cash in arrivo. Avanzano a strappi, in questa cornice, i mercati azionari, trattenuti dall’andamento dei contagi e dalle scaramucce tra Pechino e Washington su Tik Tok. Ma la campagna delle trimestrali va avanti senza traumi. Esclusa Beirut.
SAMSUNG SPINGE SEUL, APPLE VERSO I 2 MILA MILIARDI
Deboli le Borse asiatiche: Tokyo arretra dello 0,8%, poco peggio fanno Shanghai, comunque vicina ai massimi e Sidney. La piazza migliore è Seul al top da due anni. Stasera in Usa va in scena lo show per i nuvi mobile di Samsung.
Avanza anche Apple +0,7%, al quinto rialzo di fila. Solo 120 miliardi di dollari separano la Mela dal traguardo dei 2 mila miliardi di capitalizzazione.
Chiusura positiva per i mercati Usa. Una volta tanto il Toro non si limita a premiare i titoli tech. Dow Jones +0,62% , S&P500 +0,36%, +0,35% il Nasdaq.
LO STREAMING SALVA WALT DISNEY
Azzera quasi del tutto i profitti del trimestre Walt Disney, vittima della pandemia. Ma il titolo sale del 4% grazie al boom dello streaming.
Soffre il lusso: Ralph Lauren cede il 4,4% dopo i conti.
L’ARGENTINA EVITA IL DEFAULT
Il governo argentino ha raggiunto un accordo con i creditori per la ristrutturazione di quasi 65 miliardi di dollari di titoli del suo debito estero evitando così una nuova bancarotta.
I future a Wall Street e quelli sull’Eurostoxx anticipano un avvio in lieve rialzo.
Il Brent è poco mosso a 44,4 dollari il barile, ieri +0,6%.
MILANO RECORD: BORSA AL TOP, SPREAD SOTTO 150
Milano è la piazza migliore del Vecchio Continente: l’indice avanza dell’1,2% a 19.613 punti sull’onda dei risultati trimestrali. Giova inoltre al mercato italiano la striscia sempre più robusta dei guadagni dei titoli di Stato: Quantitative Easing (PEPP) e Recovery Fund hanno stravolto in positivo la prospettiva del nostro debito pubblico e stanno favorendo gli acquisti di molti investitori istituzionali alla disperata ricerca di “rendimenti positivi”.
I BTP SOTTO LA SOGLIA DELL’1%
ll rendimento del BTP decennale scende sotto la soglia dello 0,95% per la prima volta da fine febbraio, con lo spread sotto i 150 punti base. Sulla parte più breve della curva, il rendimento del BTP 2 anni scende a -0,07%.
Per il decennale, siamo arrivati all’ottava settimana consecutiva di rialzo.
Luglio è stato il terzo mese consecutivo positivo con un guadagno superiore al +2%.
STECCANO FRANCOFORTE E ZURIGO
Stecca invece Francoforte- 0,41%, martedì il mercato più vivace. Pesa il calo di Bayer -2,9% sull’onda dei costi delle azioni legali in merito al diserbante Roundup, prodotto dal colosso tedesco, hanno contribuito a una perdita da 9,5 miliardi di euro. Il produttore di chip Infineon balza del 4,2% dopo che il Ceo Reinhard Ploss ha segnalato “segnali concreti di ripresa nel settore automotive”.
Sale Madrid +0,69%. In rosso Zurigo -0,68%.
SOS HOTEL: ACCOR PERDE 1,5 MILIARDI IN SEI MESI
A Parigi (+0,28%), Peugeot (+3,4%) e Renault (+6,7%) partecipano al recupero dei titoli del settore. Ma pesa sull’indice il risultato del gigante della hotellerie Accor che paga con una perdita di 1,5 miliardi nel semestre la crisi del turismo.
PIACE ALLA CITY LA BP “VERDE”
Piatta Londra nonostante il formidabile exploit di Bp (+6,5%), sospinta dai programmi di transizione energetica con la progressiva riduzione delle emissioni di carbonio, parzialmente finanziate da un programma di vendite di asset di qui al 2025. A frenare la City i conti deludenti di Diageo (-5,3%). Il più grande produttore di alcolici al mondo ha registrato, un calo più forte del previsto delle vendite su tutti i mercati tranne il Nord America.
STOP DI ATLANTIA ALL’ESCLUSIVA CON CDP. AL VIA LA GARA
Ancora colpi di scena sulle autostrade: il cda di Atlantia ha deciso lo stop alla trattativa con Cdp e si è detta pronta a vendere Aspi al miglior offerente. Il board ha infatti deliberato “un processo competitivo gestito da advisor indipendenti” cui potrà partecipare anche Cdp. E’ stata prevista anche”la scissione parziale e proporzionale di una quota fino all’88% di Aspi mediante la creazione di un veicolo da quotare in Borsa”-
La svolta di Atlantia è arrivata al termine di una giornata illuminata una serie di perfomance più che brillanti di diverse blue chips;
INTESA: PROFITTI AL TOP, ENTRO APRILE LA FUSIONE CON UBI
E’ andato in scena l’Intesa day, festeggiato con un rialzo del 5%. La banca guidata da Carlo Messina ha realizzato il miglior risultato dal 2008 prevede un utile di almeno 3 miliardi quest’anno e di 5 miliardi con Ubi dal 2022. Quanto all’opas, Carlo Messina ha dichiarato che “entro aprile 2021 ci sarà la fusione per incorporazione di Ubi”. Alla testa dell’istituto on questi mesi andrà Gaetano Micciché.
Nel resto del comparto recupera Unicredit (+3%) alla vigilia dei conti semestrali. Torna a salire Mediobanca +1.7%. Recupera Mps (+4,7%, contro -5,7% di lunedì), al centro delle speculazioni sul risiko del credito. Corrono anche Bpm (+4,49%) e Pop.Sondrio (+4,58%).
IL GOVERNO A TIM: PRIMA LA RETE UNICA, POI KKR
Molto forte Telecom: +6% l’ordinaria, +4,4% le risparmio. Il Cda ha approvato la semestrale, ha esaminato l’offerta presentata da Kkr per il 38% di FiberCop ma ha deciso di prender tempo. La firma dell’accordo è rinviata al 31 agosto ma l’operazione non è stata fermata. In una lettera inviata oggi all’azienda il governo ha chiesto ” di valutare le modalità più adeguate per collocare l’operazione in questo più ampio contesto strategico, proseguendo, sin dalle prossime ore, le interlocuzioni con gli attori istituzionali e di mercato interessati che saranno da noi promosse”.
L’ECOBONUS SPINGE FCA, CORRE LEONARDO
Nell’automotive sale la scuderia Agnelli. Fca +3,9%: le immatricolazioni di auto in Italia hanno registrato una flessione annua dell’11% a luglio. In calo del 9% le vendite di Fca la cui quota di mercato si colloca al 22,75%. Equita Equita si aspetta un “un rimbalzo ad agosto essendo il primo mese con gli incentivi alle rottamazioni”. Banca Imi rileva che “il dato di luglio ancora non include gli eco incentivi, mentre il mercato Usa sta migliorando in modo significativo”. Forti guadagni anche per altri industriali: Leonardo +4,8%, Pirelli +4,5%, Cnh Industrial +3,03%.
ARIA DI PACE CON VIVENDI, MEDIASET +9%
Va in orbita Mediaset (+9,1%). Il Biscione ha convocato per oggi una riunione del Cda per discutere una lettera di Vivendi, secondo azionista del gruppo media, in cui i francesi si dicono pronti a negoziare un accordo che metta fine alla lunga disputa tra le due aziende.
Nel settore oil rimbalza Eni (+2,8%). Bene anche Saipem (+2,2%).
SOTTO TIRO UTILITY E DIASORIN
Sul fronte dei ribassi trascurate le utility legate alle attività regolate: Snam -1,9%, Terna -1,4%.
Giù anche Diasorin, sospesa al ribasso, con un calo del 4,8%.
ILLIMITY (+9,45%) STUPISCE GLI ANALISTI
Da segnalare Illimity (+9,45%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i conti del secondo trimestre oltre le attese e dalla guidance sul 2020. Kepler Cheuvreux e Banca Imi hanno confermato il rating buy con un prezzo obiettivo rispettivamente di 11 e 10,3 euro.