Il governo ha deciso di estendere lo stato d’emergenza, varato il 31 gennaio e in scadenza il 31 luglio, fino al 31 dicembre 2020. Lo hanno deciso, secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il motivo sarebbe il fatto che nel nostro Paese si continua a registrare un numero troppo elevato di nuovi contagi e di focolai.
L’obiettivo della proroga è permettere all’esecutivo di approvare misure urgenti come i Dpcm senza passare per il Parlamento. Inoltre, in condizioni di stato d’emergenza, la Protezione civile può acquistare mascherine e tutto ciò che occorre senza procedure di gara o concorsi. Proprio ieri il commissario Domenico Arcuri ha annunciato che per riaprire le scuole agli alunni sarà necessario acquistare qualcosa come dieci milioni di mascherine al giorno.
La misura potrebbe dunque arrivare già in settimana: martedì 14 luglio scadrà il Dpcm in vigore, quello che contiene tra l’altro le modalità d’ingresso in Italia e la sospensione delle crociere. È «molto probabile», dicono fonti di governo, che possa essere quella l’occasione per definire la proroga, riordinare le norme attualmente in vigore e per una «messa a sistema» delle modalità di ingresso nel nostro paese. Sono previste due tappe: il ministro Speranza riferirà in Parlamento sul nuovo Dpcm che prolungherà le norme anti-contagio in scadenza, appunto, il 14. Per la proroga dello stato d’emergenza, che scade il 31 luglio, è invece necessario non un Dpcm ma una delibera in Consiglio dei ministri, su cui il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento. È quanto hanno precisato fonti di Palazzo Chigi, interpellate sul voto che attende le Camere la prossima settimana.
Intanto, per ridurre il rischio di nuovi focolai d’importazione, un’ordinanza firmata dal ministro Speranza ha disposto il divieto d’ingresso e transito in Italia per chi nei quattordici giorni precedenti ha soggiornato o è passato sul territorio di 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana.
“Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta – ha detto Speranza – Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi”, per cui la strada scelta è stata quella della “massima prudenza”.
Sulla stessa linea Conte: “In Italia abbiamo preparato un piano di monitoraggio del contagio molto sofisticato tra le varie Regioni. Non possiamo permettere che dai Paesi stranieri arrivino persone positive e non monitorate. Per questo per i Paesi che stanno fuori dall’Ue abbiamo previsto una serie di restrizioni. Per esempio negli ultimi giorni sono arrivati dei cittadini dal Bangladesh che abbiamo scoperto essere positivi per più del 70%. La loro uscita non ha avuto controlli e siamo stati costretti a sospendere i voli dal Bangladesh”.
«Non vi dovrete sorprendere se la decisione sarà di prorogare lo stato di emergenza» oltre il 31 luglio «perché se non lo prorogassimo, non avremmo più neppure i mezzi e gli strumenti per continuare a monitorare, per poter intervenire», ha poi aggiunto a fine mattinata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di un punto stampa a Venezia. «Ragionevolmente andiamo verso la proroga dello stato di emergenza», posto che si tratta di una decisione, ha rimarcato, che il Consiglio dei ministri deve assumere collegialmente.
In risalita i nuovi contagiati da Covid-19: giovedì il conteggio quotidiano è arrivato a 229, contro i 193 di giovedì. Sono scesi però a 69 i pazienti affetti da Covid-19 in terapia intensiva, due in meno del giorno precedente.
Aggiornato il 12 luglio 2020