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Parigi, Gilbert & George alla Fondazione Louis Vuitton

Fino al 26 agosto 2019, la Fondation Louis Vuitton presenta una rara e completa scultura in carta e carbone in sei parti di Gilbert & George, “There Were Two Young Men” (aprile 1971), che appartiene alla collezione della Fondazione.

Parigi, Gilbert & George alla Fondazione Louis Vuitton

L’opera dei due artisti è collocata nella Galleria 2 e fu esposta per la prima volta nel 1971 alla Galleria Sperone di Torino. È una delle 13 diverse sculture di carboncino su carta, create tra il 1970 e il 1974 e ora sparse per il mondo.
 
Grazie alle sue proporzioni monumentali, “There Were Two Young Men” suggerisce una relazione immersiva con lo spettatore. Questa “scultura”di carta, raffigura due protagonisti – gli artisti – in un ambiente bucolico il cui edonismo si tinge di malinconia. Sembrano conversare piano, appoggiandosi a un albero, nello spirito della pittura neo-romantica del paesaggio britannico. Le intrusioni grafiche, in ogni parte della “scultura”, dal titolo in maiuscolo che funge da linea di base, a un limerick scritto a mano in lettere maiuscole e minuscole, aggiunge un’ulteriore complessità, alludendo all’universo della poesia popolare e delle filastrocche.
 
“There Were Two Young Men” è presentato insieme ad altre opere di Gilbert & George create da un’ispirazione simile, come “The Limericks” (1971) – anche nella Collezione della Fondazione – una “Scultura postale” in otto parti le cui illustrazioni sono state preso da immagini di siti di bombe, percorsi accanto al Tamigi o Suffolk rurale, citando gli stessi testi di poesie vernacolari di “C’erano due giovani”. Rispettando il desiderio degli artisti, “Nature Photo Piece” (1971), una composizione di immagini in bianco e nero presenti nella mostra, oltre a due “Sculture video” contemporanee. L’intera presentazione è stata concepita in stretta collaborazione con gli artisti, che sono stati pienamente coinvolti sia nella mostra che nella struttura del catalogo.

Gilbert & George
Nati nel 1943 e nel 1942, vivono e lavorano a Londra (Regno Unito). Poco dopo aver lasciato la Scuola d’Arte di Saint Martin, dove si incontrarono nel 1967, Gilbert & George ottennero il riconoscimento diventando “Scultura vivente”. Vestiti con abiti semplici, i loro volti privi di emozione e ricoperti di polvere metallizzata multicolore, hanno cantato una canzone degli anni ’30 a proposito di “Underneath the Arches”. Fin dall’inizio gli artisti hanno scelto di distinguersi dal contesto artistico formalista e concettuale del periodo, scegliendo un linguaggio figurativo. Da una messa in scena della vita quotidiana (camminare, cantare, leggere, bere), derivano un materiale visivo che hanno sfruttato dai primi anni ’70 in immagini, prima in bianco e nero, poi a colori. Sin dall’inizio, la loro arte testimonia la coerenza della loro posizione, favorendo una figurazione denigrata insieme a un’altra caratteristica della loro arte, l’ambizione di creare Beauty and Art for All. Un’altra costante nell’arte di Gilbert & George è la scelta di una forma che comunica direttamente, in uno spirito di scambio con lo spettatore, in cui le emozioni individuali vengono vissute al massimo e raggiungono l’universale.

Immagine di copertina: Gilbert & George, There were two young men, 1971. © Gilbert & George, DR Crédit photo : © Primae / David Bordes

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