Continua a preoccupare la situazione in Brasile, sul fronte sanitario ma anche politico, sociale, e verrebbe da dire umanitario, considerando tutti i risvolti negativi delle sciagurate scelte del presidente Jair Bolsonaro. L’ultima notizia è che, nonostante in Brasile si continuino a registrare migliaia di morti ogni giorno (il tutto mentre nel resto del mondo l’epidemia retrocede, e oggi ad esempio riapre New York dopo quasi tre mesi di lockdown), Bolsonaro abbia deciso non di oscurare (come spiega il giornalista italiano Andrea Torrente nel video, precisando la lettura superficiale di parte della stampa) i dati sul contagio da Covid-19, ma di non fornire più i dati complessivi bensì solo quelli delle ultime 24 ore, e peraltro spostando non casualmente la pubblicazione dal tardo pomeriggio alle 22, in modo che i telegiornali delle 20 non possano riprenderli.
La scelta è nel solco della strategia negazionista del presidente brasiliano, persino più spinta di quella del suo collega nordamericano Donald Trump: nei giorni scorsi, sulla falsariga del tycoon, Bolsonaro ha accusato l’Oms di approccio “ideologico” minacciando anche lui di uscire dall’organizzazione delle Nazioni Unite. Il tutto mentre il Brasile è ormai il secondo Paese più colpito dall’epidemia dopo gli Usa, con quasi 36.000 decessi e quasi 700.000 casi (aggiornamento alla sera del 7 giugno). Questo atteggiamento e questi numeri stanno facendo dell’America Latina, secondo quanto sostiene la stessa Oms, il nuovo focolaio mondiale: ormai in quel continente si contano quasi 64.000 decessi (oltre la metà proprio in Brasile, col Perù al secondo posto con 5.300 morti secondo i dati ufficiali forniti) e 1,2 milioni di contagi.
La situazione in Brasile sta dunque sfuggendo di mano e non solo dal punto di vista sanitario. Dal punto di vista politico, la tenuta del governo è ai minimi storici, visto che nelle ultime settimane si son dimessi ben due ministri della Salute e la carica è tuttora assunta ad interim dal generale dell’esercito Eduardo Pazuello. Si aggravano anche le tensioni sociali ed economiche: oltre 100 milioni di brasiliani hanno fatto richiesta per gli aiuti promessi da Bolsonaro, ma non mancano in questi giorni proteste e manifestazioni contro la gestione dell’emergenza. La popolarità di Bolsonaro è insomma ai minimi termini, e a tutte le questioni citate si aggiunge quella dell’Amazzonia, che riguarda l’intero pianeta. Questo governo ha impresso una netta svolta a favore del disboscamento e degli interessi delle grandi imprese agricole. Andando avanti così, solo quest’anno verrà disboscata un’area estesa quanto quella della Campania.
legger prima il secondo pubblicato poi il primo
Non so se e’ giusto o no il comportamento del presidente ma sicuramente andrebbe discusso in base
alla realta’ vera dei fatti che succedono.
Sorprendente poi l’accenno e la critica al disboscamento dell’amazonia se si considere la durata del
video 1,13 minuti in tutto, chiaro che tutti preferiscono un pianeta verde pulito e pieno di foreste ma
questo argomento andrebbe dibattuto tra esperti di tutte le aree, senza contare che e’ un problema
che si tracina da decenni, un paese povero che vuole sfruttare le sue ricchezze da una parte e dall’altra
il mondo industrializzato che vuole conservare le foreste perche’ ha inquinato troppo, non so dove sta
la ragione, dalla parte della cina che continua a crescere ed a inqunare a ritmi altissimi a dalla parte del
brasile che annaspa da diversi anni e non vede progressi nel pil ?
Sicuramente la ragione non sta nella semplice critica allo sfruttamento dell’amazzonia e alle imprese
agricole, che producono derrate alimentari per l’esportazione contribuendo ad aumentare il surplus
commerciale senza il quale il brasile non starebbe in piedi.
Abbastanza strano questo articolo visto la buona reputazione di questa testata, per non parlare del video
di Andrea Torrente, da Curitiba, che sara’ anche un buon giornalista ma in questo video sembra non
distinguere il giorno dalla notte.
Vivo in brasile dal 2003 dico vivo in quanto ci trascorro 11 mesi all’anno ma sono italiano con residenza
in Italia e visto che non ho niente da fare e sono curioso osservo questo paese sotto i vari aspetti salute,
istruzione, diritti, razzismo ecc.ecc.
Nel video si afferma che oltre 100.000 brasiliani hanno fatto richiesta del sussidio di emergenza
(auxílio emergencial) se si guardano fonti governative e non ¨tv globo¨ dal momento che c’e’ in corso
una guerra accanita con il presidente, i dati sono diversi, 60.000 richieste (assudo che la meta’ della
popolazione richieda sussidi) e 30.000 circa approvate.
I dati sui contagiati e deceduti vengono diffusi alle 22 (dicono per maggiore precisione) ma in realta’ e’
collegato tutto a tv globo che durante il tg serale commentando il numero dei contagi non perde
occasione di criticare aspramente Bolsonaro il quale replica in questo modo (diffusione alle 22) oltre
a non concedere interviste non risponde alle domande dei giornalisti globo.
Riguado al conteggio parziale e non totale, non capisco la precisazione di Andrea Torrente basta
andare su qualsiasi giornale, anche locale, per vedere i risultati, cnn brasil, bbc brasil, diario di
pernambuco sito locale.
Ritengo assurdo sostenere che divulgando i dati alle 22 si nasconde la situazione reale in quanto
al mattino dopo si puo’ leggere tutto grafici compresi.
La notizia piu’ importante viene sempre nascosta e non so perche’, la realta’ e’ ben diversa da come
la commentano i giornali Italiani, nella realta’ i governatori dei vari stati fanno la loro scelta, che e’
all’opposto di quanto dice bolsonaro se le loro idee polite sono opposte (vedi governatore si sao
paolo, acerrimo nemico a dire poco del presidente, in pratica si odiano) o seguono le direttive del
governo se politicamente sono vicini.
Ma la notizia piu’ importante che non viene detta e’ altra, il Brasile e’ un paese complicatissimo
e bolsonaro lo conosce bene, sa che i brasiliani sono avversi alle regole ed alle leggi, non rispettano
nulla e chi deve controllare non controlla se non viene costretto, senza contare che nessuno sa
organizzare e pianificare come si deve un isolamento efficiente, io ne ho viste di tutti i colori (sopensione
di treni, tutti di autobus accalcati, mercato della frutta al coperto con funzionamento solo 4 ore al posto
di 12 con il risultato di super affollamento e via dicendo) sono stati capaci di isolare (per modo di dire)
il 50% di una citta’ e di creare affollamenti incredibili dell’altro 50%, significa contaminare di piu’ che
lasciare tutto aperto.
E’ inutile girarci intorno non ne sono capaci, non e’ alla loro portata, da qui’ il ragionamento di
bolsonaro, salviamo l’economia perche’ il virus fa piu’ danni con i provvedimenti alla fantozzi di quanto
ne farebbe lasciando tutto come sta.