Piazza Affari sfiora quota 19 mila punti (18.971) e sale del 2,42%, al termine di una seduta euforica su tutte le piazze europee, trascinate da Francoforte +3,7%, chiusa ieri per festività. Parigi +2,02%; Madrid +2,56%; Londra +0,89%. Wall Street si accoda in apertura, per poi divaricarsi e in questo momento il Nasdaq scambia in rosso, con i Faang in lieve ribasso. Gli Indici DJ e S&P 500 toccano in avvio nuovi massimi da tre mesi.
La moneta unica si conferma in progresso sul dollaro con il cross intorno a 1,117, mentre Donald Trump minaccia di far intervenire l’esercito per mettere fine ai disordini dopo la morte dell’afroamericano George Floyd a seguito di un intervento della polizia.
A fare da traino globale è il petrolio, in vista della riunione Opec+ con le decisioni attese sul prolungamento dei tagli. Il Brent sale del 2,5% a 39,30 dollari al barile, mentre il Wti supera la soglia dei 36 dollari al barile.
Ma la sirena che più di ogni altra incanta i listini della zona euro è quella della Bce. Il board si riunisce giovedì e su quell’appuntamento si concentrano aspettative che, a questo punto, si spera non andranno deluse. In particolare si stima un’estensione del programma di acquisto di emergenza pandemica, (Pepp) probabilmente fino a metà del 2021 e un incremento del programma di acquisto di asset (App), con i titoli fallen angels, declassati a spazzatura a causa della crisi indotta dal Covid 19..Eurotower dovrebbe fornire anche informazioni su come vorrà reinvestire i titoli Pepp. L’intervento della Bce, unitamente ai passi della Ue, dovrebbero servire ad arginare gli enormi danni economici da Covid, Per esempio la Francia nel 2020 avrà un tracollo dell’11%, secondo il ministro delle finanze Bruno Le Maire. Oggi Steven Maijoor, presidente dell’Esma, ha detto che l’ente ha intensificato i contatti con le agenzie di rating per evitare di aggravare la crisi del coronavirus con rapidi declassamenti di paesi e società in un momento in cui la pandemia sta spingendo le economie verso la recessione.
Sempre in tema di banche centrali, il vice governatore cinese Pan Gongsheng sostiene che anche nel Celeste impero il danno economico inflitto dal coronavirus è superiore a quanto inizialmente previsto e sono quindi necessarie ulteriori misure di sostegno monetario e di politica creditizia.
Tornando a Milano, Piazza Affari, nel giorno della festa del 2 giugno, con le banche chiuse è riuscita a centrare un’ottima seduta, guardando alla fine del lockdown e alla ripresa della libera circolazione fra le regioni a partire da domani, mentre risuona l’appello all’unità del capo dello Stato e l’invito a ritrovare lo spirito costituente necessario alla ripartenza.
Fra i titoli migliori del giorno c’è Eni +5,17%, che festeggia la risalita del greggio ma anche il possibile riassetto organizzativo. Per Il Sole24Ore, il cane a sei zampe starebbe creando due macro aree direzionali dedicate alle sue principali attività di business: una direzione per il settore Oil (upstream e midstream) e una per le transizioni energetiche verso le energie rinnovabili.
La maglia rosa spetta a Unipol +5,92%, mentre prosegue il recente rally di Leonardo +4,36% e Cnh +3,72%. Bene Buzzi +4,24%.
Le banche si confermano protagoniste di questa fase felice del listino con Intesa +2,85%; Ubi +3,11%. In progresso Mediobanca +2,16, dopo il balzo di ieri. Meglio ancora Generali +3,03%, di cui Mediobanca detiene il 13% del capitale. Sulle grandi manovre di Del Vecchio, che dovrebbe salire fino al 20% del capitale della banca, si inserisce la notizia stampa che Francesco Gaetano Caltagirone potrebbe salire fino all’8-10% del Leone triestino.
Unico titolo in rosso è Diasorin -1,43%, la società di diagnostica che ha volato alto nella fase più critica dell’epidemia e su cui gli investitori stanno ora riaggiustando il tiro.
Fuori dal paniere principale scalpitano Interpump, +4,95% e Inwit +2,86%, che domani potrebbero essere promosse nel Ftse Mib a partire dal 22 giugno.
Fallisce il rimbalzo Cattolica -0,23%, dopo il tonfo della vigilia.
Seduta poco mossa sul secondario, complice la festività. Lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 192 punti base (+0,56%), con un tasso del Btp di 1,51%.
Su primario il Tesoro ha affidato a un pool di banche composto da Bnp Paribas, Citigroup, Hsbc France, Mps Capital Services, NatWest e UniCredit il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo Btp benchmark a 10 anni con scadenza 01/12/2030. La transazione, si legge in una nota, sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato
L’operazione è “coerente con quanto contemplato nel recente aggiornamento delle Linee Guida per la Gestione del Debito Pubblico 2020, le quali prevedono la possibilità di ricorrere al sindacato di collocamento per l’emissione di titoli con scadenza inferiore o uguale ai 10 anni. L’emissione del nuovo Btp a 7 anni prevista per il secondo trimestre – conclude il Tesoro – viene posticipata al terzo trimestre 2020 per tener conto dell’operazione annunciata”.
Intanto Bankitalia rende noto che, nel 2019, gli investitori esteri sono tornati ad acquistare con forza i titoli di Stato italiani segnando il livello più alto dell’ultimo decennio.