Dal 3 giugno l’Italia riapre i battenti. Saranno consentiti gli spostamenti tra tutte le Regioni e l’autocertificazione andrà definitivamente in Pensione. Ma quali sono le regole per chi invece vuole trascorrere le vacanze all’estero? Chi vorrà oltrepassare i confini nazionali dovrà porre attenzione alle regole stabilite dallo Stato di destinazione, perché al momento in alcuni Paesi i cittadini provenienti dall’Italia – non “gli italiani” è stato specificato più volte – rimangono “non graditi” nonostante Schengen. Ancora troppo pericoloso accogliere chi proviene da quello che è stato a tutti gli effetti l’epicentro del coronavirus in Europa.
Prima di effettuare prenotazioni o mettersi in viaggio, è dunque meglio controllare quali siano le regole. La Farnesina mette a disposizione dei viaggiatori l’apposita sezione “viaggiare sicuri” con tutte le informazioni.
Da tenere sempre in considerazione che si tratta di aperture e restrizioni soggette a modifiche. Non è dunque detto che i Paesi che oggi vietano l’ingresso a cittadini provenienti dall’Italia, tra 15-20 giorni non decideranno di riaprire, una volta valutata la situazione epidemiologica.
Attualmente, ecco le regole da seguire.
VACANZE ALL’ESTERO: LA GRECIA
Emblematico in questo contesto il caso della Grecia. Atene venerdì scorso ha escluso i cittadini provenienti dall’Italia dalla lista di coloro che potranno andare in vacanza in Grecia dal 15 giugno, giorno in cui il Paese riaprirà i confini. Due giorni dopo, il parziale dietrofront: i cittadini provenienti dall’Italia potranno godersi le bellezze del Partenone o delle celeberrime isole greche, ma per “alcuni” sono previste delle condizioni speciali. Nel dettaglio, chi viene da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, all’arrivo ad Atene o a Salonicco (i due aeroporti aperti ai voli internazionali) dovrà sottoporsi a tampone. Una volta fatto, “è richiesto il soggiorno di una notte in un albergo designato – spiega l’ambasciata greca in Italia – Se il test è negativo, il passeggero si mette in auto quarantena per 7 giorni. Se il test è positivo, il passeggero viene messo in quarantena sotto controllo per 14 giorni”. Per tutti i turisti provenienti dalle altre Regioni italiane, il tampone sarà fatto a campione.
VACANZE ALL’ESTERO: DOVE POSSIAMO ANDARE
Abbiamo già parlato delle regole per chi vuole andare in Grecia. I cittadini provenienti dall’Italia potranno trascorrere le vacanze in Spagna, ma solo a partire dal 1°luglio, data in cui Madrid riaprirà le porte del Paese per tutti gli Stati Ue. Dal 15 giugno saranno invece consentiti gli spostamenti senza alcuna restrizione verso la Germania.
Italiani “graditi” anche in Croazia e Slovenia, ma per visitare le meravigliose spiagge dei due Paesi bisognerà avere come garanzia la prenotazione in un albergo. Aperta anche la Francia che però fino al 15 giugno richiede a chi arriva un’autocertificazione di assenza di sintomi da Covid-19.
Dal 1°luglio chi proviene dall’Italia non avrà problemi ad andare in Svezia e Olanda. “Consentite” anche le vacanze in Portogallo, Lettonia, Albania, Serbia, Turchia e Kosovo (quest’ultima solo dal 15 giugno).
VACANZE ALL’ESTERO: QUARANTENA OBBLIGATORIA IN MOLTI STATI
I cittadini provenienti dall’Italia, al momento, possono andare in Austria solo per motivi di Lavoro e, una volta arrivati, devono mettersi in quarantena per 14 giorni. Non consentiti gli spostamenti dettati da altre motivazioni.
A partire dall’8 giugno ci si potrà spostare anche in Gran Bretagna, ma una volta arrivati si dovranno trascorrere due settimane in quarantena. Stessa regola per Belgio, Malta e Irlanda.
Quarantena obbligatoria fino al 13 giugno anche in Polonia, ma dopo questa data è previsto un allentamento delle restrizioni. Isolamento obbligatorio anche per chi va in Bulgaria e Macedonia del Nord.
VACANZE ALL’ESTERO: I “PAESI VIETATI”
Almeno fino al 6 luglio non sarà consentito andare in Svizzera (eccezion fatta per i frontalieri). Dal 20 giugno riapre l’isola di Cipro, che però rimane off limit per gli Italiani. Le altre nazioni in cui i cittadini provenienti dall’Italia non posso entrare: Danimarca, Finlandia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bosnia, Norvegia, Montenegro, Ucraina e Russia.
Dovremmo fare la stessa cosa anche noi contro di loro