Il primo trimestre 2020 di Banco BPM si chiude con un utile netto di periodo pari a 151,6 milioni, in lieve calo rispetto al risultato netto di 155,4 milioni realizzato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. Ma i conti della banca guidata da Giuseppe Castagna sono comunque migliori delle attese tanto che “il buon risultato – spiega la banca in una nota – è stato conseguito in parallelo al costante monitoraggio della qualità del credito con un’ulteriore diminuzione delle esposizioni non performing ed un ulteriore calo del NPE ratio netto al 5% (era 5,2% a fine 2019 e 6,5% a fine 2018)”.
A tali dinamiche si aggiunge il mantenimento di una solida posizione patrimoniale con un CET1 Ratio phased-in e del CET1 fully loaded che si attestano rispettivamente al 14,4% e al 12,9%, nonostante l’impatto della crisi sui mercati finanziari. Il buon andamento di Banco Bpm è confermato dallo sviluppo dell’attività commerciale, come evidenziato dagli impieghi che hanno visto l’erogazione di 5,3 miliardi di nuovi crediti nel trimestre. Anche sul fronte della raccolta diretta “core” (conti correnti e depositi) è stato registrato un incremento di 2,4 miliardi pari a +2,7% rispetto ai volumi di fine anno. Tale risultato “è stato raggiunto in uno scenario macroeconomico e di tassi d’interesse negativi che continua a essere fortemente penalizzante per le banche”.
Le rettifiche nette si attestano a 213 milioni da 152 milioni un anno fa, inclusi 70 milioni di accantonamenti su crediti in bonis per anticipare gli effetti della crisi portata dall’epidemia nonostante “il trend dei flussi in ingresso nelle categorie di credito deteriorato, a tutto aprile, non abbia evidenziato accelerazioni”. In calo del 3% su base annua i costi operativi. Inoltre, Banco Bpm ha comunicato che predisporrà un nuovo piano industriale una volta che il quadro prospettico sarà meglio definito, “così da poterlo basare su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore” spiega la banca, che aveva presentato l’ultimo piano proprio all’insorgere dell’emergenza coronavirus.
Quanto al dividendo, Banco Bpm informa che salvo ulteriori peggioramenti dello scenario che, considerate l’eccezionalità e l’incertezza del contesto attuale, non possono essere esclusi, la solida posizione patrimoniale del gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, potrebbe consentire una remunerazione sostenibile degli azionisti. Questo subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla Bce in merito alla distribuzione di dividendi successivamente all’1 ottobre.