Il Consiglio dei ministri che doveva varare in Decreto Aprile è stato rinviato ai primi di maggio, ma intanto ci siamo: sta circolando in queste ore la bozza del decreto che darà un ulteriore supporto alle famiglie e alle imprese italiane, visto il prolungarsi dell’emergenza. Dopo 50 giorni di lockdown infatti milioni di italiani sono alle corde e il Governo, forte degli aiuti europei che dovrebbero arrivare e saranno consistenti, ha deciso di allargare la rete di protezione sociale ed economica.
Intanto, ad alcuni (cassaintegrati) devono ancora arrivare i soldi di marzo, mentre nelle prossime settimane la platea del bonus da 600 euro (che per qualche autonomo salirà a 1.000 euro) si allargherà: arriva un reddito di emergenza per tre mesi in favore di chi è più in difficoltà, si allentano i paletti del reddito di cittadinanza, le colf e le badanti riceveranno per la prima volta un indennizzo. Ma ci sono anche paletti per restringere gli aiuti a chi ne ha davvero bisogno.
PARTITE IVA, CO.CO.CO., TURISMO E SPORT
I lavoratori autonomi, ad esempio. Riceveranno il bonus da 600 euro anche ad aprile, ma da maggio i criteri cambiano: la cifra diventa 1.000 euro ma li riceveranno solo le partite Iva che dimostrino che il reddito del secondo bimestre, cioè di marzo-aprile, sarà inferiore del 33% rispetto a quello del secondo bimestre dello scorso anno. Lo stesso criterio del 33%, relativo al fatturato o corrispettivo, vale anche per gli iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, cioè artigiani, commercianti, coltivatori diretti.
Sarà il libero professionista ad autocertificare il tutto con una domanda che dovrà presentare all’Inps. Poi l’Istituto di previdenza comunicherà all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi per la verifica dei requisiti. L’iter si concluderà con l’ultimo passaggio a parti invertite, con l’Agenzia delle Entrate che comunica all’Inps l’esito dei riscontri effettuati. Mille euro a maggio anche per i co.co.co iscritti alla Gestione separata. Devono però essere titolari di un contratto che non va oltre il 31 dicembre o devono aver cessato il rapporto di lavoro entro il giorno dell’entrata in vigore del decreto.
Gli stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari riceveranno 600 euro per la mensilità di aprile e mille euro per maggio. Il bonus andrà anche ai lavoratori in somministrazione “impiegati presso imprese utilizzatrici” che operano in questi settori. Per i collaboratori sportivi è previsto il bonus da 600 euro per aprile.
NUOVE CATEGORIE INCLUSE, REDDITO DI CITTADINANZA E REDDITO DI EMERGENZA
Riceveranno invece il bonus per la prima volta le seguenti categorie: intermittenti, nuovi stagionali (che non appartengono ai settori del turismo e degli stabilimenti termali), occasionali, venditori a domicilio. Per loro, con dei criteri che sono ancora da specificare, arriveranno 600 euro per il mese di aprile e altri 600 euro per il mese di maggio.
Il bonus andrà anche a chi percepisce un reddito di cittadinanza inferiore ai 600 euro. In questo caso, il bonus si sommerà al reddito di cittadinanza sotto forma di stanziamento aggiuntivo. Il totale, però, non potrà superare i 600 euro. Lo stesso reddito di cittadinanza sarà più facilmente ottenibile, almeno fino ad ottobre. L’Isee massimo deve essere attualmente inferiore a 9.360 euro: salirà a 10mila euro.
Ma la grande novità di maggio è il reddito di emergenza, che sarà erogato dall’Inps per tre mesi a decorrere dal mese in cui verrà presentata la domanda (la presentazione scade a luglio). Andrà ai single e alle famiglie che stanno avendo più difficoltà. Sarà un contributo pari a 400 euro per i single, mentre per le famiglie potrà salire fino a un massimo di 800 euro.
Le famiglie che possono fare domanda devono essere residenti in Italia, avere un Isee inferiore a 15mila euro e un patrimonio mobiliare sotto i 10mila euro. La soglia cresce di cinquemila euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20mila euro. Un altro criterio che deve essere soddisfatto è quello del reddito familiare: nel mese che precede la richiesta del beneficio, deve essere inferiore alla soglia del beneficio stesso, cioè sotto i 400 euro in caso di un single e man mano a salire in base al numero dei figli. Se c’è un componente che riceve il bonus da 600 euro, la famiglia non riceverà il reddito di emergenza.
CASSA INTEGRAZIONE
La cassa integrazione per l’emergenza sarà prolungata di altre nove settimane, fino al 31 ottobre. I datori di lavoro dovranno fare più rapidamente. Prima la domanda doveva essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa. Con il nuovo round, invece, entro la fine del mese di inizio del periodo.
COLF E BADANTI
A marzo i lavoratori domestici non erano stati contemplati negli aiuti. Chi ha uno o più contratti con più di 20 ore settimanali riceverà 600 euro per il mese di aprile e altri 600 per quello di maggio. Chi è sotto la soglia delle 20 ore settimanali riceverà sì l’indennità, ma sarà pari a 400 euro. Per ricevere l’indennità bisognerà soddisfare due requisiti: non essere conviventi con il datore di lavoro e una “comprovata riduzione” dell’orario lavorativo di almeno il 25 per cento.
Il sostegno è incompatibile con il reddito di emergenza e con l’indennità di disoccupazione, mentre potrà averlo chi prende un reddito di cittadinanza basso, arrivando al massimo a un totale di 600 euro sommando i due sostegni. Le domande andranno presentate ai patronati e sarà poi l’Inps a erogare il dovuto in un’unica soluzione.
CONGEDO GENITORI E VOUCHER BABY SITTER
Arrivano altri quindici giorni di congedo per i genitori che lavorano e che hanno figli fino a 12 anni. Il congedo è sempre retribuito al 50% dello stipendio. Senza retribuzione per i figli fino a 16 anni.
Per aprile e maggio ci sarà un nuovo voucher baby sitter da 1.200 euro, che potrà essere speso anche per i centri estivi, “i servizi socio educativi territoriali” e i “servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia”. I 12 giorni di permessi retribuiti aggiuntivi, previsti dal Cura Italia per marzo e aprile, saranno replicati: altri dodici giorni usufruibili a maggio e giugno.
Una new entry è la detrazione delle spese, per un massimo di 300 euro, relative alla frequentazione di centri estivi e centri di aggregazione giovanile da parte dei figli fino a 16 anni. Però solo per chi ha un reddito non superiore a 36mila euro.