Quando riaprono bar, negozi, parrucchieri, ristoranti, uffici e via dicendo? Il 4 maggio si avvicina e i cittadini si interrogano sulle date che porteranno al graduale allentamento delle restrizioni imposte da Governo per contenere la diffusione nel coronavirus in Italia. Dopo giorni di attesa, arrivano le prime risposte. C’è finalmente un calendario, ancora da approvare e dunque soggetto a variazioni, che fornisce le prime indicazioni operative alle centinaia di migliaia di attività che sono state costrette a chiudere i battenti, rischiando in alcuni casi di non riaprire più.
Quattro date, quattro lunedì scandiranno la riapertura progressiva delle attività già a partire dal 27 aprile. Ma bisogna fare molta attenzione, perché il terreno su cui il Paese si incammina è pieno di insidie. “Le regole e il calendario di riaperture che concorderemo avranno un punto fermo. Più un territorio è sicuro, più le misure potranno essere allentate. Più il contagio sale, più scatteranno nuove restrizioni. È evidente che le Regioni non devono mai abbassare la guardia, terapie intensive, subintensive e interventi sanitari immediati sui contagiati devono essere la priorità assoluta”, ha avvertito il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.
Il premier Giuseppe Conte deciderà entro il weekend, tenendo conto dei pareri della task force guidata da Vittorio Colao, del comitato tecnico-scientifico e degli enti locali.
27 APRILE: RIPARTONO MODA, AUTO E ALCUNE FABBRICHE
La deadline del 4 maggio potrebbe essere anticipata di una settimana in alcuni settori che in base ai dati sono soggetti a un rischio di contagio inferiore rispetto agli altri. Tra questi figurano automotive, moda e componentistica. A ripartire già da lunedì potrebbero riprende a lavorare anche le fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura e forse la nautica.
4 MAGGIO: OK A CANTIERI, FABBRICHE E SPOSTAMENTI
Via libera, ma rispettando le misure di sicurezza a manifattura, tessile, costruzioni, commercio all’ingrosso, laboratori e attività di ricerca. Il 4 maggio ripartono anche Lotto e Superenalotto.
I cittadini potranno spostarsi all’interno del loro Comune e della loro Regione, mentre per muoversi da una Regione all’altra si dovrà aspettare. Consentiti gli sport all’aperto anche allontanandosi dalla propria abitazione.
Sui mezzi pubblici si dovrà usare la mascherina e saranno imposte limitazioni al numero di passeggeri.
11 MAGGIO: RIAPRONO I NEGOZI, FORSE I PARRUCCHIERI
L’11 maggio dovrebbe finalmente ripartire il commercio al dettaglio. Negozi di abbigliamento, calzature ecc. potranno alzare le saracinesche a patto che forniscano garanzie sulle protezioni individuali e rispettino il distanziamento. Per alcuni esercizi sarà previsto l’obbligo di sanificazione dei prodotti. Rimarranno chiusi centri commerciali e mercati rionali che non vengono alimenti.
Lunedì 11 potrebbero riaprire anche parrucchieri e centri estetici, ma in entrambi i casi potrebbe essere stabilito il rinvio di una settimana (dunque al 18 maggio). Alla riapertura, bisognerà garantire il rapporto di un lavoratore e un cliente, sterilizzare gli strumenti di lavoro e rendere disponibili dispenser contenenti disinfettanti. Obbligatorio effettuare le pulizie due volte al giorno e utilizzare mascherine e guanti.
18 MAGGIO: TOCCA A BAR E RISTORANTI
Gli ultimi a riaprire saranno bar e ristoranti, ma per loro le regole saranno ancora più ferree: mascherine e guanti sempre, tavoli distanziati di almeno due metri e limiti di capienza nei locali.
PROTOCOLLI DI SICUREZZA: ECCO LE NUOVE REGOLE
In vista della fase due Governo e sindacati hanno trovato un accordo sull’aggiornamento del protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro. Il documento firmato lo scorso 14 marzo viene integrato con le nuove regole sul rientro che riguardano dispositivi di protezione, sanificazione degli ambienti, smart working, postazioni distanziate. Chi non rispetta le norme andrà incontro alla sospensione temporanea dell’attività.
I lavoratori risultati positivi al Covid-19 una volta guariti avranno bisogno di una certificazione medica di “avvenuta negativizzazione” per per tornare al lavoro. Se i lavoratori condividono spazi comuni sarà obbligatorio utilizzare mascherine chirurgiche, mentre nelle situazioni più a rischio in fase di riapertura bisognerà procedere con la sanificazione straordinaria degli ambienti. Gli spazi e le postazioni di lavoro dovranno essere distanziati e le aziende dovranno prevedere orari differenziati.
Finalmente un articolo chiaro e dettagliato. Spesso in rete leggendo gli articoli so hanno più domande che risposte alla fine della lettura, questo è il primo che leggo che in modo sintetico ha fatto chiarezza. Bravi
Sperando sia attendibile !