L’anno scorso Cassa Depositi e Prestiti ha mobilitato investimenti in Italia per 34,6 miliardi di euro, dando un contributo pari al 2,4% del Pil nazionale. È quanto emerge dal primo bilancio di sostenibilità del gruppo, diffuso martedì.
Cdp sottolinea in una nota che lo scorso esercizio, ad un anno dall’avvio del piano industriale 2019-2021, dimostra quanto “la sostenibilità sia ormai diventata uno degli elementi cardine della strategia e dell’operatività di Cdp, coerentemente con la sua ambizione di diventare il volano dello sviluppo sostenibile del Paese”.
Nel dettaglio, la Cassa ha sostenuto più di 1.220 Comuni, anche di piccole dimensioni (il 26% aveva meno di 2.000 abitanti). A livello aziendale, le imprese che hanno beneficiato del supporto della Cdp sono state più di 20mila, e queste operazioni hanno generato un fatturato addizionale lungo le filiere produttive pari a 85 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il versante dei benefici ambientali e sociali, grazie all’intervento di Cdp sono stati riqualificati secondo i più alti standard di efficienza energetica oltre 350mila metri cubi di territorio. La riqualificazione di edifici esistenti e gli interventi di social housing hanno permesso un risparmio di suolo nell’ordine del 50%, oltre a sostenere (creando o mantenendo) più di 600mila posti di lavoro.
Le famiglie che hanno beneficiato degli interventi di social housing e dei lavori post-calamità naturali finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti sono state più di 5.800. In particolare, l’anno scorso Cdp ha costruito più di 1.500 alloggi sociali e 1.600 posti letto in studentati, finanziando anche oltre 600 infrastrutture sociali, di cui 365 scuole.
Infine, sul fronte dell’innovazione, la Cassa ha finanziato direttamente oltre 580 milioni di investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese, oltre ad acquistare la maggioranza di Cdp Venture Capital Sgr, che ha l’obiettivo di promuovere e gestire (direttamente e attraverso fondi) la nascita di start-up, investendo fino a un miliardo di euro.