Favorire l’immigrazione di lavoratori stranieri per raccogliere frutta e verdura nei campi italiani. Questa la proposta lanciata giovedì dalla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, nel corso di un’informativa al Senato sulle iniziative da adottare contro l’emergenza Coronavirus.
Il problema è serio. A causa della pandemia, le campagne si sono svuotate e gli addetti alla raccolta dei prodotti agricoli sono troppo pochi. Se non si interviene al più presto, il settore rischia una crisi gravissima, che danneggerebbe anche gli approvvigionamenti alimentari.
“Le associazioni ci stanno parlando di una carenza di manodopera agricola tra 250mila e 270mila unità – spiega Bellanova – Molti lavoratori dell’Est hanno fatto rientro nei loro paesi. È necessario lo sblocco del decreto flussi per favorire l’ingresso di stagionali per agricoltura e turismo, accanto a una mappatura del lavoro agricolo”.
La ministra sottolinea anche la necessità di “regolarizzare gli extracomunitari” già impiegati in agricoltura. Nel settore “gli irregolari sono oltre 600mila – continua – spesso alla merce’ del caporalato, che per me significa mafia. Queste persone sono ancora più esposte al rischio sanitario: o è lo Stato a farsi carico della vita di queste persone o lo farà la criminalità. Il governo ha già adottato misure di prevenzione del contagio, ma non sono sufficienti”.
In termini più generali, Bellanova afferma che “garantire la filiera alimentare deve essere una priorità europea. Dobbiamo lavorare per tornare quanto prima alla normalità. La filiera non si è interrotta un solo giorno, ma il blocco totale del settore e la chiusura dei mercati esteri hanno avuto conseguenze pesanti, che si sommano a problemi pregressi. A questo si salda l’allarme delle imprese per la carenza di manodopera stagionale”.
Mercoledì, nel corso di un question time alla Camera, la titolare dell’Agricoltura aveva annunciato di essere al lavoro “con le ministre Catalfo e Lamorgese al fine di condividere un Piano di azione emergenziale per il lavoro agricolo”, settore in cui sono occupati “oltre 346mila stranieri provenienti da ben 155 Paesi diversi, che con oltre 30 milioni di giornate lavorative rappresentano il 26,2% del totale del lavoro necessario nelle campagne italiane”.
Le proposte di Bellanova non potevano non innescare la rabbia della destra xenofoba e anti-immigrazione, a cominciare dalla Lega di Matteo Salvini, che su Facebook ha subito pubblicato un post pesantmente critico:
Ma a Salvini ha replicato con fermezza il leader di Italia Viva, Matteo Salvini che ha difeso calorosamente la ministra e sua compagna di partito: “La Bellanova si è spaccata la schena da bracciante: vergogna a chi l’insulta”.