Il fatturato degli operatori televisivi italiani cresce, ma in un futuro nemmeno lontanissimo (l’anno prossimo) si consumerà il tanto atteso “sorpasso”: la tv via internet, che già oggi spopola con le piattaforme Netflix, Amazon Prime Video e Disney + (che in Italia arriva il 24 marzo) sarà la più diffusa. A rilevarlo è l’analisi sul mercato tv condotta dall’Area Studi di Mediobanca, analizzando i bilanci nel periodo 2014-2019 e le tendenze. Guardando ai conti, emerge che nel 2018 Il settore “televisione e radio” in Italia ha registrato un giro d’affari di 9 miliardi, in crescita dell’1,8% sul 2017: l’incremento riguarda sia tv in chiaro, sia tv a pagamento ma soprattutto la radio, che ha registrato un +6,7%. Rimane invariato il peso del comparto sul PIL nazionale, pari allo 0,5%, mentre secondo i dati Nielsen del 2019 la raccolta pubblicitaria è leggermente calata dello 0,9%.
Il 2020 potrebbe però segnarne la ripresa, per una serie di motivi: grandi eventi sportivi in arrivo, come l’Europeo di calcio e le Olimpiadi di Tokyo, e soprattutto – purtroppo – l’epidemia di coronavirus che sta costringendo molti italiani in casa per precauzione, il che ha fatto già negli ultimi dieci giorni salire gli ascolti del 10%. Guardando ai singoli operatori, Mediobanca conferma che il grosso della fetta di fatturato, cioè il 90%, se lo spartiscono Rai, Mediaset e Sky. Il primo operatore per ricavi, considerando che è l’unico di dimensione internazionale, è Mediaset, che fattura 3,4 miliardi nel 2018, pur in netta flessione (-6,5%) rispetto al 2017. La performance è dovuta in buona parte al miliardi di ricavi conseguito in Spagna, dove il Biscione si è collocato al primo posto per quota d’ascolto.
Ma è il futuro a riservare le osservazioni più interessanti. Secondo le previsioni ITMedia Consulting, nel 2021 la Broadband TV (TV tramite internet) diventerà la piattaforma leader per diffusione in Italia superando anche il Digitale terrestre e raggiungendo 9,2 milioni di abitazioni rispetto ai 5,9 milioni del 2019 (CAGR +25%). Un traguardo che vedrà scendere notevolmente sotto il 90% dei ricavi totali televisivi nazionali la quota dei tre maggiori operatori. Grazie soprattutto a fusioni, acquisizioni e alleanze, si prevede poi che il mercato VOD (Video on demand) in Europa Occidentale supererà nel 2022 quota 10 miliardi di giro d’affari totale, con tassi di crescita a doppia cifra (+12%).
Infine, un dato: con circa 4 ore di consumo medio giornaliero a persona, la televisione è il canale di informazione e intrattenimento al quale gli italiani sono esposti più a lungo durante la giornata. Ma anche quel primato vacilla: il tempo che passiamo ogni giorno con in mano uno smartphone è passato da un’ora e 48 minuti al giorno nel 2015, a quattro ore e 8 minuti al giorno oggi. E ormai sugli smartphone ci sono (anche) informazione e intrattenimento.