Promuovere le startup e le piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all’occupazione e misure di semplificazione. Se ne discute alla Camera, in commissione Attività produttive.
In Italia la prima normativa nazionale in materia di imprese innovative è stata introdotta nel 2012. Da allora il numero delle startup e delle piccole e medie imprese innovative italiane è notevolmente aumentato e dunque l’obiettivo del disegno di legge (primo firmatario Mattia Mor, Iv) all’esame della commissione è quello di “migliorare ulteriormente l’attuale quadro normativo”, aggiornandolo alle nuove realtà del mercato.
Nel dettaglio, al fine di incrementare le agevolazioni fiscali attualmente in vigore si prevede che gli investitori (persone fisiche o società) possano dedurre fiscalmente il 70 per cento del proprio investimento in startup innovative, PMI innovative, fondi di venture capital, fondi promossi da incubatori certificati o network di business angel (vale a dire le associazioni di investitori informali che investono nella fase di avviamento delle start-up, note anche come «angel network»), società di investimento, fino ad un massimo di 2 milioni di euro per le persone fisiche e di 4 milioni di euro per le società.
Il disegno di legge stabilisce inoltre:
- l’esenzione dalla tassazione per le plusvalenze derivanti dalle partecipazioni al capitale sociale di startup innovative o PMI innovative (esenzione del capital gain),
- la deducibilità fiscale del 50 per cento delle minusvalenze realizzate,
- la deducibilità fiscale del 70 per cento dell’investimento effettuato per l’acquisizione di startup o PMI innovative entro quattro anni dalla compravendita,
- la deducibilità fiscale al 90 per cento dell’investimento effettuato per l’acquisizione di startup innovative o PMI innovative sottoposte a procedura fallimentare, entro quattro anni dalla compravendita, a condizione che il rapporto di lavoro dei dipendenti continui con il cessionario e i lavoratori conservino tutti i diritti che ne derivano.
Non solo: per incentivare e agevolare nuova occupazione, il provvedimento prevede la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato di nuovi dipendenti.
Per lo sviluppo delle startup innovative, verrà costituito un Fondo con una dotazione di 8 milioni di euro per quest’anno e di 10 milioni per il 2021 volto a concedere:
a) finanziamenti a fondo perduto per progetti di investimento effettuati da soggetti non residenti che intendono costituire una startup innovativa nel territorio dello Stato, per un ammontare non superiore a 100.000 euro per il singolo progetto di investimento;
b) cofinanziamenti al 50 per cento delle iniziative fieristiche degli enti territoriali in materia di digitale e in startup innovative, anche in collaborazione con soggetti internazionali.