Intesa Sanpaolo ha completato la scelta dei propri consulenti finanziari in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria avente ad oggetto le azioni ordinarie di Ubi Banca, che come è ormai noto è stata lanciata in data 17 febbraio. In particolare, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. agirà come Sole M&A e Lead Financial Advisor dell’operazione e coordinerà con gli altri consulenti finanziari J.P. Morgan, Morgan Stanley & Co. International plc., UBS Investment Bank e Equita Sim S.p.A. le relative attività e relazioni con i mercati finanziari.
Ubi invece ha deciso di mettere in campo Goldman Sachs e Credit Suisse che, oltre a valutare l’offerta di Intesa Sanpaolo, dovranno individuare anche le possibili soluzioni alternative per la banca guidata da Victor Massiah.
Intanto, mentre l’operazione per ora non è stata accolta con favore dal patto dei soci di Ubi Banca (anche se la metà del peso del capitale della banca lombarda è in mano a grandi fondi esteri, che sono azionisti anche di Intesa Sanpaolo), il probabile matrimonio Ubi-Intesa sta raccogliendo il plauso dei mercati: dopo il rally di entrambe le banche nei giorni successivi alla comunicazione (poi in parte vanificato dalle perdite per il coronavirus), sull’operazione bancaria dell’anno sono arrivati i giudizi, positivi, di Moody’s, Fitch e Exane Bnp Paribas, che hanno confermato o alzato i rating e target price su Intesa, Ubi e anche Bper, coinvolta nel risiko.