Come raccontare il green new deal e soprattutto come attuarlo concretamente? Se ne parlerà a Roma dal 6 all’8 marzo, in una tre giorni interamente dedicata al tema dell’ambiente e del’informazione ambientale, in occasione della prima edizione del Festival del giornalismo ambientale. L’incontro si tiene al MAXXI su iniziativa del Ministero dell’Ambiente ed ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile) con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e FIMA (Federazione Italiana dei Media Ambientali). Interverranno, insieme al ministro Sergio Costa, oltre 100 tra esperti, divulgatori e giornalisti di 50 testate di carta stampata, radio, tv e web si confronteranno su opportunità e criticità, nuovi strumenti e percorsi, attraverso dibattiti, interventi in stile TED, servizi giornalistici, dialoghi e documentari.
Il Festival si articola in quattro sessioni dedicate a: informazione al grande pubblico, inchieste, nuovi media e rischio fake news; le emergenze clima e rifiuti; le opportunità dell’economia circolare e del Green new deal; innovazione tecnologica, smart city, fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. La domenica è previsto un ampio coinvolgimento delle associazioni di settore. La partecipazione è libera previa registrazione sul sito ENEA. I giornalisti possono iscriversi sulla Piattaforma Sigef (corsi Enti Terzi) o compilando la scheda di registrazione specifica sul sito ENEA. La partecipazione prevede 4 crediti formativi per ognuna delle sessioni del 6 e del 7 marzo, fino ad un massimo 16 crediti.
“Riteniamo che la svolta verso il Green New Deal – ha commentato il ministro dell’Ambiente Costa, anticipando i temi della tre giorni – e la lotta ai cambiamenti climatici debba passare per alcuni temi principali come l’informazione e l’educazione ambientale. La corretta informazione deve essere sempre alla base delle decisioni politiche. Per questo abbiamo deciso di promuovere il Festival al quale sono stati invitati i giornalisti del settore, gli editori, ma anche docenti e soprattutto i giovani perché il pianeta lo salviamo solo se tutti diamo una mano”.
“La sostenibilità economica, ambientale e sociale – ha aggiunto Federico Testa, Presidente ENEA – sono al centro delle nostre attività di ricerca e di trasferimento dell’innovazione alle imprese, alle istituzioni e alla società civile. Il Festival nasce dalla volontà di sostenere un’informazione di qualità su queste tematiche strategiche per la vita e il futuro di noi tutti, nella consapevolezza del ruolo fondamentale dei media per informare e, allo stesso tempo, ‘formare’, far crescere e diffondere una cultura dell’ambiente e della sostenibilità per rispondere alle sfide che abbiamo davanti”.
“Iniziative come il Friday For Future – ha invece detto Stefano Laporta, Presidente ISPRA – ci hanno dimostrato che la sensibilità dei giovani, ma direi di tutti i cittadini, rispetto ai temi ambientali sta aumentando significativamente, questo anche grazie all’impegno del Ministero dell’Ambiente, dell’ISPRA, degli Enti pubblici di ricerca e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente nella diffusione delle informazioni attraverso reporting, comunicati stampa, post sui social, frutto di un attento lavoro tecnico-scientifico, accuratamente validato e certificato, perché consideriamo nostro dovere renderci autorevoli e credibili dal punto di vista scientifico, per essere visti come punto di riferimento dalla cittadinanza. Il ruolo del giornalismo ambientale è fondamentale perché è attraverso i media che si arriva a tutti, che si può fare prevenzione, che si può accompagnare il cambiamento per affermare il green new deal che tutti auspichiamo”.
A pochi giorni dall’importante iniziativa è arrivato anche il contributo di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha comunicato di aver recuperato, nel 2019, oltre 8,5 milioni di euro a favore dei consumatori con il Servizio di Conciliazione. Lo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente ha da poco compiuto dieci anni e ad oggi sono stati, in tutto, circa 42 milioni gli euro recuperati a favore dei consumatori (tra Reclami, Procedure Speciali e Servizio di Conciliazione) e più di 5 milioni le chiamate ricevute, con una media giornaliera di 2.000, e circa 700 mila le problematiche gestite. Il livello di prestazione ritenuto soddisfacente dal 96% degli utenti.