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La Cina abbassa i dazi, i conti di Unicredit e Fca in scena a Piazza Affari

L’epidemia non ferma il dialogo tra Usa e Cina: Pechino riduce i dazi dal 14 febbraio – Le Borse mettono il turbo e il T-Bond si indebolisce – Intanto gli utili di Unicredit e Fca animano la Borsa di Milano e lo spread scivola a quota 131

La Cina abbassa i dazi, i conti di Unicredit e Fca in scena a Piazza Affari

L’epidemia non ferma il dialogo tra Cina e Usa. Stanotte il ministero delle Finanze di Pechino ha annunciato che dimezzerà i dazi su 75 miliardi di dollari di controvalore di merci in arrivo dagli Stati Uniti. La misura entrerà in vigore il 14 febbraio, in concomitanza con la riduzione dei dazi da parte di Washington. La notizia, assieme ai dati record dell’occupazione americana (291 mila nuovi posti nel settore privato) e alla scontata assoluzione di Donald Trump dall’impeachment, ha messo il turbo ai mercati. E l’epidemia? Continua a mietere vittime, le persone ammalate sono salite 28.020, da 25.000 di ieri: 3.000 circa sono in condizioni critiche. E il cuore industriale della Cina resta fermo o quasi. Ma i mercati guardano ad altro, sostenuti da un massiccio impegno delle autorità monetarie e da risultati societari buoni se non eccellenti.

TOKYO ALLUNGA, FRENATA DI TESLA

Il volo delle Borse ha così preso velocità in Asia: il Nikkei di Tokyo guadagna il 2,5%, l’Hang Seng di Hong Kong il 2%, lo Shanghai Composite l’1%, il Kospi di Seul il 2,4%.

Corrono anche i mercati Usa: il Dow Jones avanza dell’1,68%, l’S&P 500 dell’1,13%. Meno euforico il Nasdaq (+0,43%), frenato dal tonfo di Tesla (-17%). A provocare la battuta d’arresto la notizia dello stop della produzione nella fabbrica di Shanghai.

A guidare Wall Street ieri è stata la spinta delle società del petrolio, dell’industria e dei servizi più tradizionali oltre a Biogen (+17,5%) dopo il via libera ad un nuovo farmaco sulla sclerosi multipla.

Il dollaro si indebolisce sullo yuan per il terzo giorno consecutivo, a 6,961. Lo yen del Giappone, la valuta rifugio dell’Asia, è invece al quarto giorno filato di ribasso: il cross sfiora quota 110.

RIMBALZA IL PETROLIO, S’INDEBOLISCE IL T-BOND

Nel mondo delle obbligazioni, il Treasury Note a 10 anni degli Stati Uniti si indebolisce ancora a 1,67% di rendimento (+2 punti base).

Rimbalza stamane il petrolio. Il greggio del Mare del Nord tratta a 56,4 dollari, +2%, dal +2,4% della chiusura di ieri. A Vienna, l’Opec ha deciso rinviare al terzo giorno le valutazioni tecniche sullo stato dei mercati. La decisione di non chiudere i lavori rende più probabile il raggiungimento di un accordo su un taglio di mezzo di milione di barili al giorno: richiesta sostenuta dall’Arabia Saudita e dai suoi alleati, ma poco gradita alla Russia.

PIAZZA AFFARI AI MASSIMI DAL MAGGIO 2018

Avanti tutta. Sull’onda delle notizie sui possibili vaccini, le Borse europee hanno recuperato i livelli di metà gennaio raggiunti prima dello scoppio dell’epidemia. Il rialzo generale, in linea con lo sforzo delle autorità monetarie, coincide per giunta con la diffusione dei buoni risultati delle trimestrali, specie sul fronte delle banche: si profila così una nuova stagione all’insegna dei merger.

Piazza Affari ha superato di nuovo la barriera dei 24mila punti, finendo con un guadagno dell’1,64%, a 24.236 punti base. Grazie al rialzo, il terzo di fila, la Borsa italiana ha toccato nel pomeriggio i massimi da maggio 2018. Dai minimi di venerdì scorso, Piazza Affari guadagna circa il 4%: nessuna tra le principali Borse europee ha guadagnato così tanto.

Francoforte ha chiuso in rialzo dell’1,47%; Parigi +0,85%; Madrid +1,6%; Londra +0,55%; Zurigo +1,78%.        

SALGONO GLI INDICI PMI, IL MONITO DI CHRISTINE LAGARDE

L’epidemia di coronavirus in Cina aumenta l’incertezza per l’economia globale, già gravata dai rischi legati al protezionismo, secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde. “Mentre la minaccia della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina sembra allontanarsi – ha detto – il coronavirus aggiunge un nuovo livello di incertezza”. A sostenere il clima positivo hanno contribuito gli indici macro: l’indice pmi composito dell’Eurozona finale si è attestato a 51,3 punti, in rialzo rispetto alla prima lettura.

La Commissione europea ha fatto un primo passo verso la revisione delle regole di bilancio che sono alla base dell’euro avviando una consultazione pubblica che aiuti a trovare un terreno comune tra governi profondamente divisi. “Attendiamo con impazienza una discussione aperta su ciò che ha e non ha funzionato e su come creare consenso per semplificare le regole e renderle ancora più efficaci”, ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis.

LO SPREAD SCIVOLA FINO A 131, VERSO UN NUOVO BTP 15

Lo spread Bund-Btp è sceso fino a 131 punti base, livello che non si vedeva da ottobre, salvo risalire a fronte del ritorno della propensione al rischio fino a 137, il livello della vigilia. Ma, secondo JP Morgan, quota 100 punti base è ormai in vista.

Il tasso del decennale si attesta in area 0,97%, rispetto a 0,93% in avvio e dopo aver chiuso a 0,95% la seduta precedente.

Il Bund tedesco tocca un minimo a -0,37% da -0,44%.

Il mercato continua ad attendere il lancio via sindacato da parte del Tesoro di un nuovo Btp a 15 anni, come segnala la maggiore pressione sulla parte lunga della curva.

INTESA, LA MIGLIOR BLUE CHIP EUROPEA

In una seduta ricca di spunti a tenere il centro della scena sono state le banche, a partire da Intesa Sanpaolo (+3,4%), miglior blue chip europea all’indomani della diffusione dei dati del trimestre.

UNICREDIT PUBBLICA I CONTI E CEDE IL 12% DI YAPI (TURCHIA)

Stamane Unicredit ha comunicato prima dell’apertura i risultati di bilancio. L’utile del 2019 è arrivato a 3,4 miliardi, in calo del 17,9% su base annua, ma comunque sopra le attese.

Ieri l’istituto ha collocato il 12% circa di Yapi Kredi tramite un accelerated bookbuilding. A fine novembre la banca ha raggiunto un accordo con Koc Holding per vendere il suo 50% della joint-venture azionista di controllo della banca turca e diventare azionista diretto con il 31,93%. Mediobanca +2,5%.

INDUSTRIA IN VOLO: PIRELLI, PPRYSMIAN, STM

Risparmio gestito ben sostenuto in vista dei risultati della prossima settimana: Banca Generali +1,6%, Banca Mediolanum +0,5%, Finecobank +0,86% (attende un rialzo significativo di utile e ricavi).

Nexi +0,6%. Calano le possibilità di una fusione con Sia: secondo indiscrezioni, i soci di quest’ultima preferiscono puntare per il momento allo sbarco a Piazza Affari.

Seduta brillante anche per gli industriali: Pirelli +5,66% davanti a Prysmian (+2,93%).

Stm +2,7%. La rivale tedesca Infineon ha pubblicato i risultati del trimestre: il margine lordo rettificato dagli eventi straordinari si attesta a 13,6%, contro il 13% indicato in precedenza. La società con sede a Monaco ha confermato gli obiettivi sull’esercizio fiscale in corso.

FCA ACCELERA IN VISTA DEI CONTI, AVANZA ANCHE FERRARI

Fca avanza del 2,5% alla vigilia dei conti. Cnh Industrial +1,9%. Sale anche Ferrari (+1,7%) nonostante la correzione al ribasso dell’outlook: JP Morgan ha tagliato il target a 158 dollari. Morgan Stanley ha invece confermato la raccomandazione overweight (sovrappesare) e il prezzo obiettivo di 180 dollari.

MAIRE, MEGACOMMESSA IN MALAYSIA

Fuochi d’artificio su MaireTecnimont (+9,01%): il gruppo ChemOne Group costruirà una facility petrolchimica in Malesia da 3,4 miliardi di dollari e nell’operazione Maire agirà come engineering, procurement, construction e commissioning partner per il progetto.

Denaro anche su Astaldi (+6,2%) dopo l’annuncio di un portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 superiore a 6,5 miliardi di euro in linea con le stime contenute nel piano concordatario.

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