Il Toro torna sui mercati e costringe nell’angolo, almeno per un giorno, il temibile coronavirus cinese. Il rimbalzo è generalizzato in Europa e anche Wall Street parte in rialzo, ma la migliore è Piazza Affari, +2,61%, che vola di nuovo a 24 mila punti (24.027). Tutte le blue chip sono in verde e la più brillante è Atlantia +6,38%, che si scopre decisamente ottimista sulle concessioni dopo il ridimensionamento dei 5 Stelle in Emilia-Romagna. Il sottosegretario Giancarlo Cancellieri, però, che sembrava aperto a un ipotetico ripensamento sulle revoche, in serata scrive su Facebook: “Nero su bianco: il movimento 5 stelle vuole e chiede la revoca delle concessioni ai Benetton”.
In spolvero le utility e le banche, dopo la pagella della Bce e l’ulteriore calo dello spread. Il differenziale fra Btp 10 anni e Bund di pari durata scende a 140 punti base (-3,96%) e il rendimento del decennale italiano si ferma a 1,02% dopo aver bucato al ribasso la soglia dell’1%, come non accadeva da novembre. Sul primario ha preso il via intanto la tre giorni dei titoli di stato italiani: in mattinata il Tesoro ha collocato un Ctz (novembre 2021) e un Btp a 5 anni, indicizzato all’inflazione per un ammontare complessivo di 3,25 miliardi di euro con rendimento negativo.
Nel resto d’Europa: Francoforte +0,89%; Parigi +1,07%; Madrid +1,29%; Londra +0,99%. Sull’altra sponda dell’Atlantico, New York prosegue in progresso, nell’attesa della trimestrale di Apple (+2,4%), stanotte, dopo la chiusura della borsa americana, e delle decisioni della Fed, domani, al termine della prima riunione di politica monetaria del 2020. Il “demone”, come il presidente Xi Jinping definisce il misterioso coronavirus, potrebbe costare al celeste impero l’1-1,5% del pil e questo, a cascata si riverserebbe sulla crescita mondiale. In un quadro così incerto i toni di Jerome Powell potrebbero rivelarsi più accomodanti del previsto, anche se non si attendono interventi sui tassi.
Sul mercato valutario il dollaro resta ben intonato, con le principali valute rifugio, yen e franco svizzero. L’euro resta debole contro il biglietto verde e scambia a 1,101.
Fra le materie prime il petrolio tenta un recupero, dopo la recente emorragia. Il Brent sale dell‘1,23% a 59,30 dollari al barile. S’indebolisce l’oro, con i future febbraio 2020 a 1567,95 dollari l’oncia (-0,6%).
Tornando in Piazza Affari, le performance migliori del giorno dopo Atlantia, sono quelle di Poste +4,18%; Hera +4,04%; Nexi +4,04%; Italgas +4,03%; Finecobank +3,83%; A2a +3,52%; Stm +3,48%; Ferrari +3,41%. Fra le banche le migliori sono Mediobanca +3,14%, Ubi +2,87% e Unicredit +2,48%.