Conto alla rovescia. Il mercato è entrato nella sua fase più calda, quella in cui giorno e notte non hanno più nessuna differenza: ogni momento per acquisti e cessioni, infatti, può essere quello giusto. Tutti sono attivissimi, a cominciare dall’Inter che ieri ha finalmente accolto Eriksen. L’ufficialità arriverà soltanto oggi ma il danese è già da considerarsi nerazzurro, come dimostra il tour di visite mediche a cui si è sottoposto ieri. Conte dunque può godersi un rinforzo di tutto rispetto ma guai a pensare che sia finita qui.
Dopo Young, Moses e, appunto, Eriksen, il tecnico vuole ancora un attaccante e un centrocampista; a Marotta il compito di trovare i fondi per accontentarlo, pena ritrovarsi una bella grana. La punta dovrebbe essere Giroud, con cui c’è già un accordo da tempo, ma occhio a Llorente, ormai in uscita da Napoli. Con gli azzurri peraltro è stata conclusa la cessione di Politano (ieri la firma negli uffici della Filmauro), a dimostrazione di un fronte caldo, anzi bollente, anche se è giusto ribadire come la prima scelta resti il francese del Chelsea. De Laurentiis però ha dato mandato a Giuntoli di bloccare Petagna o Pinamonti, ritenuti più idonei al ruolo di vice Milik: qualcosa, insomma, bolle in pentola…
Sempre più caldo anche il fronte col Verona, che dopo Rrahmani potrebbe portare a Kumbulla: l’offerta (20 milioni più 4 di bonus) piace agli scaligeri, che peraltro potrebbero tenersi il giocatore fino al termine del campionato. Tornando all’Inter, dicevamo che Conte vorrebbe anche un centrocampista e questo indipendentemente da Eriksen. Il sogno resta Vidal ma è molto difficile da realizzare, più semplice arrivare a Kucka del Parma o ad Aranguiz del Bayer Leverkusen, ad ogni modo sarà possibile solo in caso di cessione di Vecino, in trattativa serrata con l’Everton di Ancelotti, che porterebbe nei forzieri nerazzurri un bel gruzzoletto, peraltro da aggiungere a quello di Gabigol, acquisito a titolo definitivo dal Flamengo.
Tanta frenesia anche sull’altra sponda del naviglio, dove il Milan lavora per cedere i suoi esuberi. Piatek, stasera titolare in Coppa Italia, è stato sondato da Tottenham, Chelsea e Psg, ma al momento nessuno è arrivato a offrire i 30 milioni richiesti da Maldini e Boban. Scenario simile a Paquetà, per il quale infatti si sta cercando una soluzione alternativa: lo scambio con Bernardeschi potrebbe permettere a Milan e Juve di segnare una bella plusvalenza, anche se resta il problema ingaggio, visto che il bianconero guadagna 4 milioni all’anno più bonus a fronte dei 2 del brasiliano. La cessione più imminente comunque è quella di Suso, ormai prossimo al Siviglia con la formula del prestito di 18 mesi, al termine del quale scatterà l’obbligo di riscatto: i club trattano proprio su questo (si parla di un minimo di presenze) ma l’operazione è bollente.
Torniamo alla Juve, protagonista di un altro scambio: si tratta di De Sciglio-Kurzawa, altra operazione che permetterebbe plusvalenze e rinforzo. Ma ciò che più infiamma la fantasia è la tratta Torino-Barcellona, con Emre Can verso il Camp Nou e Rakitic al suo posto. Difficile per tutta una serie di motivi (età e ingaggi sono molto diversi), ad ogni modo il tedesco spinge per partire: su di lui c’è anche il Borussia Dortmund, da tempo in pole per accaparrarselo per 25 milioni.
Chiusura dedicata alla Roma, che ieri ha chiuso l’acquisto del difensore Ibanez dall’Atalanta (prestito con obbligo di riscatto fissato a 8 milioni più 2 di bonus) e del centrocampista dell’Elche Villar, atteso oggi nella Capitale. Fonseca aspetta poi un esterno offensivo (potrebbe essere Carles Perez ma il Barça insiste per mantenere il diritto di recompra), ma la notizia che infiamma il popolo giallorosso è un’altra e riguarda Dan Friedkin: l’americano, già soprannominato “Mr Toyota”, ha trovato l’accordo con Pallotta ed è pronto a subentrare entro metà febbraio (800 milioni la cifra complessiva). Quando il mercato sarà finito, d’accordo, ma giusto in tempo per cominciare a progettare la Roma del futuro.