Ora è ufficiale: per lo scudetto c’è anche la Lazio! La squadra di Inzaghi batte anche il Napoli, arrivando così a dieci vittorie consecutive e, soprattutto, a soli 4 punti dall’Inter con la gara col Verona ancora da recuperare. Decisivo, ancora una volta, Ciro Immobile, autore del gol che, a pochi minuti dalla fine, ha spaccato in due la resistenza di un buon Napoli, sconfitto più dalla sfortuna che dall’avversaria. Già, perché la zampata del capocannoniere nasce da un incredibile svarione di Ospina: un errore, quello del portiere messicano mandato in campo al posto dell’infortunato Meret, che ha vanificato la prestazione degli azzurri, sino a quel momento i più meritevoli di un’eventuale vittoria. Era stata una Lazio sottotono infatti quella vista all’Olimpico, incapace di trovare gli spazi necessari per sviluppare il suo gioco e, strada facendo, addirittura messa sotto dal Napoli.
Dopo un primo tempo equilibrato e poco divertente, la ripresa si era aperta con ritmi superiori ma erano stati gli azzurri di Gattuso a prendere il sopravvento. Al 68’ Zielinski faceva tremare l’Olimpico ma il suo tiro, per fortuna di Inzaghi, si stampava sul palo, poco dopo era Insigne a far venire i brividi al popolo laziale, questa volta salvato da Strakosha. Il gol del Napoli sembrava nell’aria, invece all’82’ ecco la follia di Ospina: dribbling sbagliato su Immobile e tap-in vincente dello stesso Ciro, che nemmeno il tentativo disperato di salvataggio di Di Lorenzo toglieva dalla rete. E quando in pieno recupero Lulic salvava di faccia sul colpo di testa a botta sicura di Llorente, ecco che Inzaghi capiva di aver conquistato la vittoria, la decima consecutiva (record assoluto, staccato anche Eriksson) di questa incredibile cavalcata.
“La squadra ci crede sempre, sa che abbiamo giocatori che in ogni momento possono decidere la partita – il commento del tecnico biancoceleste. – Quello che mi sta piacendo è la consapevolezza e lucidità dei ragazzi, alcune volte può sembrare semplice ma qui li avevo messi in guardia, era un big match e dovevamo rispondere colpo su colpo. Oggi ci manca poco per esser da scudetto”. Umore opposto invece in casa Napoli, dove nonostante la buona prestazione bisogna fare i conti con un’altra sconfitta, la terza nelle ultime quattro partite. “Ci teniamo la prestazione, dobbiamo guardare avanti – ha sospirato Gattuso. – Ho visto una squadra che ha sofferto pochissimo, che inizia a fare ciò che chiedo, purtroppo da quando sono qui prendiamo gol assurdi ma fa parte del gioco. Testa alta e pedalare, sempre: ora però ci serve un filotto di risultati positivi”.
Sabato di festa invece per il Milan, tornato alla vittoria sul campo del Cagliari. I 3 punti, attesi da oltre un mese, portano la firma di Leao e Ibrahimovic, a conferma che il sistema con due attaccanti funziona, ma anche, se non soprattutto, di quanto lo svedese possa incidere su questa squadra. Alla Sardegna Arena si è vista una delle migliori prove stagionali dei rossoneri, peraltro contro un avversario sì in calo ma pur sempre pericoloso, tanto più di fronte al proprio pubblico. E invece il Milan ha saputo gestirlo senza soffrire, eccezion fatta per un paio di situazioni nel primo tempo, trovando poi i colpi del ko al momento più opportuno. Agli albori del secondo tempo infatti, con il Cagliari ancora intorpidito dal tè, è stato Leao a cogliere l’occasione giusta, seppur con la collaborazione di Pisacane, la cui deviazione si è rivelata decisiva per battere Olsen (46’).
Da lì in poi, complice l’inevitabile sbilanciamento dei sardi, i rossoneri sono riusciti a impadronirsi del match, per poi chiuderlo con l’uomo più atteso. Al 64’, sugli sviluppi di un’azione di Hernandez, Ibrahimovic ha trovato il gol con un bel sinistro incrociato, facendo esplodere di gioia lo spicchio del settore ospiti, giunto in massa proprio per vedere lui. Lo svedese avrebbe trovato anche il 3-0 con un bel colpo di testa ma il Var, giustamente, gliel’ha tolto per fuorigioco, strozzandogli così l’urlo in gola. Poco importa, perché al Milan serviva soprattutto la vittoria e quella, per la gioia di Pioli, è arrivata.
“Sicuramente abbiamo fatto una prestazione diversa dalle ultime, siamo stati più efficaci, concreti e abbiamo ottenuto una vittoria meritata – il commento soddisfatto del tecnico rossonero. – E’ chiaro che con Zlatan abbiamo trovato un riferimento importante, sapevo che era pronto già dopo la prima telefonata che gli ho fatto. Farà tanto bene a questa squadra, ci darà personalità e stimoli anche se la sua versione migliore la vedremo solo tra qualche partita”. Dove potrà portare questo Milan, staccato di ben 10 punti dalla zona Champions (e la Roma deve ancora giocare), non è dato sapersi, intanto però gli ha dato una bella scossa: e questa, alla luce di come stavano andando le cose, è già una buona notizia.