Il produttore di birra AB InBev, che possiede noti marchi come Budweiser, Beck’s, Leffe e Corona, stipula un accordo con la BayWa r.e, fornitore di soluzioni di energia rinnovabile a livello mondiale, per l’acquisto di energia verde al 100%, che sarà utilizzata per coprire il fabbisogno delle attività di produzione dei birrifici in Italia e in Europa occidentale. Presto tutte le birre di Ab InBev, quartier generale in Belgio, prodotte in Europa verranno prodotte con elettricità proveniente da fonti rinnovabili.
L’accordo, noto come Virtual Power Purchase Agreement (VPPA), con durata decennale, riguarda due parchi solari che insieme vantano una potenza di quasi 200 megawatt, rendendo questo il più grande accordo paneuropeo in termini di energia solare nella storia, dal momento che AB InBev copre 14 birrifici in Europa, con più di 50 marchi prodotti e venduti in 12 Paesi. Anche l’Italia beneficerà di questo accordo: tutti i prodotti verranno acquistati da birrerie certificate.
BayWa r.e finanzierà e si occuperà di sviluppare due nuovi stabilimenti fotovoltaici in Spagna, uno dei quali si chiamerà Budweiser Solar Farm, assicurando un fabbisogno energetico sufficiente ad alimentare annualmente l’equivalente di quasi 670mila abitazioni. La nuova capacità solare dovrebbe essere finalizzata entro il 1° marzo 2022, prima che i parchi solari siano effettivamente operativi.
Benoit Bronckart, l’AD Italia e BU Presidente South Europe di Ab InBev, ha annunciato con entusiasmo questa collaborazione con BayWa r.e, attraverso la quale verrà incrementata la capacità di produrre energia solare in Europa e che “le birre saranno prodotte sfruttando solamente energia rinnovabile”.
Questa manovra dimostra l’impegno della società di fare scelte sempre più “green” e di contribuire al combattimento del cambiamento climatico nella produzione dei beni, come ha commentato il CEO di BayWa r.e, Matthias Taft. I paesi dell’Europa occidentale che rientrano in questo accordo sono Belgio, Francia, Paesi Bassi, Italia Spagna, Canarie, Germania, Lussemburgo, Austria, Finlandia, Svezia Danimarca e Norvegia. La Russia e il Regno Unito avevano già firmato accordi per l’energia rinnovabile.