Dopo una partenza contrastata, la maggior parte dei listini asiatici ha preso nella notte la strada del rialzo a suggello di un mese positivo (+6% a dicembre) in scia ai record segnati venerdì dai mercati Usa. Non c’è stato, per fortuna, il temuto “regalo di Natale” minacciato da Kim. Sabato a Pyongyang il presidente della Corea del Nord ha avvertito i vertici dell’esercito e della diplomazia di prepararsi a un’offensiva militare, ma un alto dirigente della Casa Bianca ha detto che negli ultimi giorni ci sono stati dei contatti ad alto livello che potrebbero aver scongiurato la minaccia. I mercati possono così celebrare l’epilogo di un anno fortunato per i listini di cui, per la verità, hanno goduto in pochi: secondo un recente sondaggio del Financial Times il 50% degli americani ritiene di non aver tratto alcun beneficio dai rally di Wall Street.
MA LA CINA RECUPERA, VENDITE AL DETTAGLIO +8%
Le Borse cinesi, dopo una partenza debole (-1,24%), hanno invertito la rotta dopo le stime sulle vendite al dettaglio dell’anno (+8%) e l’invito della Banca centrale a tutti gli istituti di credito commerciali perché adottino nuove misure sull’erogazione dei prestiti. Hong Kong +0,6%.
Perdono colpi invece Tokyo (-0,6%) e Sidney (-0,45%).
In ribasso per il terzo giorno di fila il dollaro: 6,98 nei confronti dello yuan cinese; salgono anche il ringitt malese e la rupìa indonesiana.
Brilla l’oro, a 1.514 dollari l’oncia, livello che non si vedeva da quattro mesi.
Quinto giorno di rialzo del petrolio Brent, a 68,4 dollari il barile. Nel corso del weekend ci sono state incursioni aeree americane contro le basi degli hezbollah in Siria. Ma a sostenere i prezzi è stato il calo delle scorte Usa.
L’EURO AI MASSIMI DA LUGLIO
In forte ascesa l’euro, che si porta sui massimi da luglio, a 1,120 sul dollaro, in rialzo dello 0,2%.
OGGI L’ASTA DEI BTP, PIAZZA AFFARI +29%
L’anno finanziario si chiude oggi con l’ultima asta del Tesoro: saranno emessi Btp a 5 e a 10 anni: l’offerta per il titolo a 5 anni ammonterà a 1,5-2 miliardi, quelli per il decennale sarà di 2,5-3 miliardi.
RIALZI RECORD: APPLE +83%, FERRARI +72%, LVMH +69%
Le Borse si avviano a inaugurare gli Anni Venti del 21esimo secolo sperando che il copione non segua la trama di cento anni fa: un avvio ruggente, il finale drammatico del ’29. Facendo i debiti scongiuri, i mercati entrano nell’anno nuovo con performance da primato per i listini più importanti: il Nasdaq ha superato l’asticella dei 9.000 punti sotto la spinta dei colossi della new economy: Apple +83% davanti a Microsoft. L’Europa risponde con l’exploit del lusso: Lvmh +69%, Kering +48%.
La replica di Milano (+29%) è affidata al lusso a quattro ruote (+72% di Ferrari nel corso del 2019) e al gestito (Azimut +122%). Il listino di Piazza Affari si avvia a chiudere l’anno con un valore complessivo di 655,6 miliardi contro 543 del 2018. Ma il risultato è solo un filo più elevato dei 644 miliardi di fine 2017. La Borsa vale il 37,8% del Pil italiano. A fine 2007, prima della crisi, l’insieme delle azioni valeva il 47,8% del Pil.
ATENE +50,1%. I BOND +333% DAL 2015
Citazione d’obbligo per Atene: +50,1%, miglior listino dell’anno. Ma ancor più sensazionale la performance dei bond: +333% rispetto all’abisso del 2015. Venerdì scorso il decennale greco trattava a 1,421%, contro l’1,43% dei Btp.
IL CLUB GIALLOROSSO PASSA DI MANO PER 955 MILIONI
Sotto i riflettori oggi il titolo della Roma. La società giallorossa sarà ceduta a Dan Friedkin, imprenditore texano, per una valutazione complessiva di 955 milioni di euro comprensivi di un aumento di capitali (130 milioni) e l’accollo dei debiti (275 milioni), oltre ai 550 milioni che andranno al venditore, James Pallotta, che però conserverà una quota del 3%. Si tratta della valutazione più alta mai pagata per una società di calcio italiana.
SLITTA IL PIANO MPS, INTERVENTO PER POP BARI
È slittata ai primi giorni del 2020 la presentazione, già prevista entro il 2019, del piano di dismissione della partecipazione in Monte Paschi da parte del Tesoro. La decisione si lega a una possibile operazione di derisking della Banca, che potrebbe cedere crediti deteriorati per 11 miliardi ad Amco, (l’ex Sga), ma ad una valutazione pari al 30% circa del nominale, creando così uno sbilancio attorno a 1,5 miliardi che dovrà essere colmato dal compratore.
Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) si riunisce per decidere sull’intervento di salvataggio nella Popolare di Bari necessario per ripristinare i requisiti patrimoniali di vigilanza dell’istituto sopra i minimi regolamentari entro fine anno.
FINCANTIERI, AFFARE MILIARDARIO IN ARABIA SAUDITA
Sotto i riflettori anche Fincantieri: la marina degli Stati Uniti ha assegnato a un consorzio guidato da Lockheed Martin, del quale fa parte Fincantieri, un ordine plurimiliardario per la costruzione di quattro unità Multi-Mission Surface Combatants destinate all’Arabia Saudita.
Da segnalare oggi anche alcune statistiche Usa, fra cui spicca la bilancia commerciale di novembre.